Chiusi: ieri pomeriggio nella frazione di Macciano si è scatenato un vero e proprio naufragio che ha sfiorato il disastro. Ignazio Cesaroni: “in tre ore scaricata pioggia che si registra in un mese. Con 97 mm è risultata la seconda in Italia per maggior piovosità giornaliera e solo in tre ore”

Ieri pomeriggio tra le 16 e 15 e le 19 nella frazione di Macciano, nel comune di Chiusi, a causa di un vero e proprio nubifragio, tecnicamente è questo il nome che hanno gli eventi piovosi estremi, si è sfiorato il disastro come purtroppo è avvenuto nel recente passato nelle Marche e ancor prima a Livorno. Nella frazione chiusina  fin dal 2010 è stata installata una stazione meteorologica automatica  che pubblica i dati in tempo reale sul sito www.meteomacciano.it e con il quale la nostra testata centritalianews.it  collabora da anni. Ebbene  ieri pomeriggio la strumentazione di questa stazione meteo  ha segnalato una crescente quantità di precipitazione che nel corso dei minuti ha assunto proporzioni decisamente sempre più elevate e preoccupanti. Ignazio Cesaroni, il gestore di Centro Meteo Macciano, ci ha anche fornito informazioni precise  su alcuni dati relativi all’evento estremo: ” Si è trattato di un fenomeno auto generante: di solito i temporali hanno un inizio ed una fine quantificabile in 20/30 minuti circa ma in questo caso – ha spiegato – la precipitazione si è rigenerata più volte grazie alle correnti in quota cariche di umidità che per quasi tre ore hanno scaricato su di un area estremamente circoscritta una quantità di pioggia che dai miei dati viene registrata solitamente in un mese, alla fine la stazione ha archiviato l’evento con 97 mm risultando la seconda in Italia per maggior piovosità giornaliera ma mentre le altre hanno avuto accumuli spalmati nelle 24 ore qui è successo in meno di tre: Inoltre l’intensità è stata così forte che se se avesse continuato ancora avremmo superato abbondantemente i 200 mm con danni sicuramente molto gravi e importanti”. I danni sono stati per fortuna limitati, da segnalare due frane sulla SS146 in prossimità dell’incrocio per Montallese causati dalla caduta di alberi per il terreno instabile, danni alle colture da frutto ed ai primi germogli primaverili . Per fortuna poca cosa rispetto a ciò che poteva accadere se l’evento fosse proseguito anche nella notte.