Chiusi: in arrivo 30 migranti che saranno ospitati in due appartamenti confiscati alla Mafia. Il Presidente della Toscana Giani ha visitato i nuovi locali
A Chiusi sono in arrivo 30 migranti, già presenti nella provincia di Siena, che saranno ospitato in due appartamenti confiscati alla mafia per una superficie totale di 200 metri quadri. Diventeranno così centri di accoglienza straordinaria (Cas). A confermarlo il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che oggi, dopo essere stato a Siena, si è recato a Chiusi per prendere visione con l’amministrazione comunale dei nuovi centri. Centri che sono stati annunciati in mattinata in una conferenza stampa dal Prefetto di Siena Matilde Pirrera (foto). “Ospiteremo i migranti – ha affermato Giani – in strutture che sono state sottratte alla criminalità mafiosa per organizzare un sistema di accoglienza straordinario coordinato dalla Prefettura di Siena che permetterà così il temporaneo alloggio dei richiedenti asilo. Anche questa volta la Toscana ha cercato soluzioni concrete per affrontare le fasi di emergenza. Ringrazio tutti per questo risultato, a partire dalla Prefetta di Siena Matilde Pirrera”. E proprio il Prefetto, in un incontro con la stampa, ha spiegato che la soluzione individuata per trovare nuovi centri di accoglienza per i prossimi migranti“ è una vera attività interistituzionale, poiché nasce dalla collaborazione tra il Ministero dell’Interno, la Prefettura e l’amministrazione di Chiusi, ma anche tra i Vigili del fuoco e la Misericordia. Lavorando tutti insieme, è possibile risolvere il problema dell’immigrazione. In particolare, ho lanciato un appello al demanio e alla Provincia per cercare sono nuove strutture, il tutto con l’obiettivo di garantire un’accoglienza dignitosa e che non abbia impatto sul territorio. Ho lavorato quattro anni all’Agenzia dei Beni Confiscati, quest’esperienza – ha anche ricordato -mi ha convinto della necessità di dare seguito allo sforzo fatto dai magistrati e dalle forze dell’ordine: non restituire al territorio dei beni confiscati alla criminalità organizzata significa vanificare il lavoro fatto”.