Chiusi: interrogazioni non ammesse in consiglio comunale, polemiche a Chiusi dopo che le minoranze hanno abbandonato l’aula consiliare. Il Pd: “Servono chiarimenti. Richiamiamo tutti a creare un clima sereno”

Fa discutere la polemica in consiglio comunale tra il sindaco Juri Bettollini e le opposizioni – M5s e lista “Possiamo-Sinistra per Chiusi” – che in segno di protesta per la mancata discussione di alcune interrogazioni hanno abbandonato l’aula del parlamentino chiusino. Sulla vicenda è intervenuto su Facebook il Pd di Chiusi con una nota della segreteria guidata da Simona Cardaioli: “Trasparenza, partecipazione e rispetto reciproco sono alla base di una società democratica, ancora di più all’interno delle istituzioni. Non siamo a conoscenza del contenuto delle due interrogazioni che il Sindaco ha deciso di non rubricare all’interno dell’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 29 marzo né tanto meno i motivi per cui non siano state ammesse al Consiglio Comunale. Riteniamo che ogni argomento, purchè non sia contrario ai principi della democrazia, che riguardi questioni di interesse pubblico, possa essere oggetto di richiesta di chiarimenti da parte dei consiglieri sia di maggioranza che di minoranza. Nelle istituzioni non vige la regola: chiedere è lecito, rispondere è cortesia, ma tutto deve essere spiegato nel rispetto delle norme e dei regolamenti. Maggioranza ed opposizione sono le due ricchezze del Consiglio Comunale e della nostra comunità ; dal confronto, a volte anche aspro, si possono recepire suggerimenti importanti e condivisibili considerato che tutti i consiglieri sono portatori di malumori, bisogni, approvazioni e gioie dei cittadini di un Comune. Nel Consiglio Comunale di ieri (29 marzo ndr.) abbiamo respirato un clima teso ed ostile, poco proficuo. Richiamiamo tutti a creare un ambiente sereno, favorevole al confronto in cui il bene dei cittadini sia il filo conduttore di ogni attività, animato dallo spirito con il quale tutti stiamo affrontando la pandemia.Per questo ringraziamo il Sindaco che, seppur abbia dichiarato di non ricandidarsi alle prossime elezioni amministrative per motivi personali e quindi indiscutibili, si è assunto l’onere di portare avanti il suo mandato con la stessa dedizione degli anni passati. Comprendiamo le tensioni dovute anche al particolare momento caratterizzato, da oltre un anno, dalle difficoltà inflitte dalla pandemia e dai problemi che ne derivano e ne deriveranno ma gestire le cose con tranquillità permetterebbe di raccogliere con maggiore serenità i frutti di questi anni di lavoro. I cittadini si meritano di cogliere e capire le motivazioni che il 29 marzo hanno portato le minoranze ad abbandonare la seduta del Consiglio Comunale in segno di protesta politica a seguito della decisone del Presidente del Consiglio Comunale di non presentare le due interrogazioni. Nello stesso tempo, non dobbiamo dimenticare il rispetto del proprio ruolo e del luogo in cui si trovavano, che hanno avuto i consiglieri di maggioranza che sono rimasti in sala consiliare fino alla sospensione della seduta. Confidiamo in un chiarimento del Sindaco all’interno del Consiglio Comunale di questa sera (ieri sera ndr.) e speriamo nel rientro delle minoranze in Consiglio Comunale nel rispetto del ruolo che si sono assunti con i propri elettori così come auspichiamo un cambio di passo nella gestione dei rapporti tra maggioranza e opposizione”.