Chiusi: l’8 luglio al Museo Nazionale Etrusco conferenza di Marina Zubajova su “ I colori e i demoni dell’aldilà etrusco sulle urne funerarie di Chiusi e Volterra”

Sabato 8 luglio , il Museo Nazionale Etrusco di Chiusi, in collaborazione con il Gruppo Archeologico Città di Chiusi, ha organizzato una conferenza di Marína Zubajová, dell’Università di Masaryk di Brno, Repubblica Ceca, dal titolo “I colori e i demoni dell’aldilà etrusco sulle urne funerarie di Chiusi e Volterra” che illustrerà i risultati delle ricerche condotte nel 2021, con tecniche innovative, sulle urne in terracotta dipinte del Museo Nazionale Etrusco di Chiusi e del Museo Etrusco Guarnacci di Volterra. I colori giocavano un ruolo importante nei contesti funerari etruschi: lo osserviamo non solo negli affreschi delle tombe di Tarquinia, ma anche sulle urne dell’Etruria settentrionale tra la fine del IV ed il I secolo a.C. Un esempio sono le ben note urne in terracotta di Chiusi, ricche di colori sgargianti, conservati grazie alla cottura ed alla stesura di uno strato di preparazione. Tuttavia, tali urne sono state studiate principalmente dal punto di vista iconografico trascurando la loro “materialità”, cioè l’approfondimento delle tecniche con cui erano realizzate e dipinte, specialmente in riferimento all’indagine sui pigmenti che venivano utilizzati durante questo tipo di lavorazione. A causa dell’umidità presente nelle tombe, i pigmenti sulle urne in pietra in molti casi  sono quasi completamente sbiaditi, quindi, a prima vista, sembra che alcune di  queste urne ormai “nude” non fossero nemmeno dipinte. La prima parte del contributo, dunque, ha lo scopo di presentare i risultati preliminari di uno studio incentrato sulla composizione dei pigmenti delle urne di Chiusi e Volterra. L’analisi chimica dei pigmenti è stata condotta tramite la tecnica della fluorescenza a raggi X utilizzando uno strumento portatile (pXRF) in collaborazione con la Dott.ssa L. Ceccarelli e l’Ing. L. Primavesi del Dipartimento di Chimica, Materiali ed Ingegneria Chimica “G. Natta” del  Politecnico di Milano. Ai colori è legata anche la seconda parte del contributo, che sarà dedicata alla rappresentazione dei demoni etruschi, di cui la studiosa si è occupata nelle sue ricerche, concentrandosi in particolare su un motivo molto raro, probabilmente afferente all’arte etrusca. Al termine della conferenza si potrà assistere alla dimostrazione pratica dell’utilizzo della strumentazione di analisi dei pigmenti sulle urne esposte in museo.