Chiusi: la crisi sanitaria mette in secondo piano quella politica

di Massimo Montebove

La priorità a Chiusi in questi giorni è costituita dall’emergenza sanitaria legata al Covid-19 e pure la crisi politica è stata congelata. Almeno per quel qualche tempo. Dopo il rinvio del consiglio comunale straordinario nel quale, con tutta probabilità, si sarebbe messa ai voti la richiesta di dimissioni del sindaco Juri Bettollini, anche il Pd ha differito a martedì prossimo l’assemblea dell’Unione comunale che avrebbe dovuto svolgersi in questo fine settimana. “Ho deciso di annullare, per senso di responsabilità – ha detto Bettollini – il consiglio comunale (di venerdì scorso ndr.) dedicato alla verifica di governabilità del nostro Comune e alla discussione sulle mie possibili dimissioni; in un quadro sanitario come questo, non posso aprire nessuna crisi politica, ma gestire la situazione nell’unico interesse della salute della nostra comunità; i problemi politici rimangono ma li affronteremo quando saremo nelle condizioni di poterlo fare”. La posizione del Pd è stata espressa dalla segretaria Simona Cardaioli: “Nessuno ha sfiduciato il sindaco anche per l’impegno preso con i cittadini – ha affermato –, le consultazioni con gli iscritti che abbiamo fatto sono state il mezzo più democratico e sicuro, anche per via del Covid, per sentire i nostri aderenti e bisognava farlo prima dell’assemblea dell’Unione che, per regolamento, è l’unico organo deputato a esprimersi per la ricandidatura o meno dell’attuale primo cittadino. Al di là dei nomi, le priorità sono i programmi, le cose da fare e le alleanze politiche con le quali portare avanti un progetto di rilancio del nostro paese”.