Chiusi : lavoro, svago, servizi e supporto ecco cosa chiedono i giovani chiusini. Sondaggio presentato nell’ambito di una partecipata iniziativa del CentroSinistra

Di Massimo Montebove

Un sondaggio online al quale hanno risposto tanti giovani di Chiusi e in piccola parte delle zone limitrofe per conoscere abitudini e aspirazioni, con l’obiettivo di dare anche a loro risposte concrete. L’iniziativa, preparata dal giovane Lorenzo Magnoni, candidato consigliere comunale del CentroSinistra per Chiusi, è stata condivisa da tutta la coalizione, fatta propria dagli altri 2 under 30 candidati con la lista (Mattia Bischeri e Ola Gjylja) e lanciata la prima settimana di settembre. I risultati sono stati presentati a Chiusi Città al Prato in una pubblica iniziativa, alla presenza del candidato sindaco Gianluca Sonnini, che ha coinvolto moltissimi giovani, unica nel suo genere in questa campagna elettorale. Come si diceva, le risposte dei giovani chiusini sono state la maggioranza cioè 126. Prevalentemente nella fascia di età 18-24 anni (più di 50%) e quasi l’80% al di sotto dei 30 anni. Per i residenti le domande hanno richiesto suggerimenti sui servizi e occasioni di svago da implementare. Una domanda in particolare, rivolta a residenti e non, ha riguardato invece la possibilità di una vita “da grandi” nel Comune di Chiusi. Ne sono emersi spunti interessanti. Per quel che riguarda le opportunità di svago, il 69,4% ha chiesto di poter organizzazione eventi artistici, musicali e non, per i ragazzi; il 50,8% vorrebbe circoli ricreativi e di incontro; il 37,9% chiede aree gratuite e attrezzate per svolgere liberamente giochi di squadra. Per quel che riguarda i servizi, invece, il 63,6% chiede associazioni giovanili, il 50 servizi di ascolto e aiuto psicologico e il 34,7% un’implementazione del centro di impiego – informagiovani. Tra i suggerimenti dati dai ragazzi per Chiusi, quella di avere una piscina e un centro sociale oltre alla valorizzazione delle tombe etrusche – soprattutto in termini di apertura -, al miglioramento della mobilità e agli eventi artistici. Insomma, i giovani chiedono opportunità e dal sondaggio questo è emerso con grande intelligenza. Il lavoro resta ovviamente il tema primario e non a caso solo il 20,5%, per cento vede il proprio futuro a Chiusi a fronte di un 42,5% di indecisi e di un 36,2% che dice no. “Io sono molto contento – dice Lorenzo Magnoni, 22 anni, studente di Giurisprudenza e membro dell’associazione universitaria di sinistra Udu (Unione degli Universitari) – di essere riuscito con l’aiuto della lista e del questionario che abbiamo preparato a creare una serata  per i ragazzi, che solitamente dalla politica sono dimenticati. Una serata interessante, dove anche grazie ai 4 ragazzi intervistati, su 4 tematiche diverse, abbiamo iniziato a farci un’idea più precisa di quello che i giovani cercano in un Comune come il nostro. Indipendentemente dal risultato elettorale del 3 e 4 ottobre, questo è un tipo di evento che verrà riproposto, magari toccando tematiche che non sono state trattate come l’ambiente o le politiche migratorie. Interessato da sempre alla politica, in particolare sul tema dei diritti alla persona, mi sono impegnato  nella raccolta firme per il Referendum sull’Eutanasia legale, constatando l’interesse e la partecipazione di tanti giovani. La volontà di aderire a questo progetto – lista CentroSinistra per Chiusi, Gianluca Sonnini Sindaco – deriva dalla convinzione che le aspirazioni dei giovani debbano essere al centro dell’azione politica. Ripartire quindi dai giovani, prendendo spunto dai movimenti giovanili nazionali e internazionali”.  “Sono di origine albanese – racconta la 26enne Ola Gjylja, titolare di un negozio di abbigliamento – ma vivo in Italia dal 1997. A 19 anni ho iniziato a lavorare. Ho fatto un sacco di lavoretti, dalla cameriera alle pulizie, fino ad arrivare a fare la commessa. Ecco, lì avevo trovato la mia dimensione, il lavoro nel campo della moda, ma soprattutto il lavoro a contatto con il pubblico. Nel 2018 ho aperto con coraggio la mia attività e poi a marzo 2020 è arrivato il lockdown! Li si è abbassato un interruttore, blackout, non sapevo più cosa fare. Notti insonni, paure, pensieri… In una delle tanti notti decisi di sfidare le mie paure e dopo tante ricerche trovai un’azienda che produceva tute. Era il capo perfetto, pensai. Perciò, lanciai un pre-ordine sui social. 57 ordini! Ecco quel numero per me ha significato tanto. Ha significato la rinascita. Da lì mi sono rialzata e con tante difficoltà sono andata avanti. Quello che voglio dire ai miei coetanei è di credere in loro, nei loro sogni e di puntare sempre in alto. Voglio dire di credere in questo paese, nelle sue potenzialità e di valorizzarle con i propri talenti, quelli che  ognuno di noi ha! Concludo dicendo che quello che sono lo devo all’esempio della mia famiglia, che è ripartita da zero in una nuova terra, ma che grazie a questa terra dopo tante difficoltà è riuscita a sapersi integrare ed a sentirsi a casa”.”Sostenuto pienamente dalla mia famiglia – afferma Mattia Bischeri, 29 anni, dottore di ricerca in Archeologia – nella vita ho deciso di assecondare le mie passioni giovanili e ho orientato tutto il mio percorso formativo verso gli studi umanistici. Mi sono iscritto quindi alla facoltà di Archeologia, conseguendo la laurea triennale, magistrale e poi il dottorato di ricerca con specializzazione in Etruscologia presso l’Università di Roma – La Sapienza. Ho impostato larga parte dei miei interessi verso lo studio dell’antico territorio chiusino e qui ho trovato molte opportunità che hanno qualificato le mie ricerche, la mia carriera accademica e la mia attività professionale restituendo al territorio ciò che ho imparato. Vedo in Chiusi, ma per estensione in tutto il territorio della Valdichiana senese, un grande laboratorio o cantiere altamente attrattivo, in cui potenzialmente giovani neolaureati possono trovare opportunità di applicazioni progettuali qualificanti della propria alta formazione. È il momento storico pandemico che ce lo richiede e la rinascita che seguirà se saremmo in grado di impiegare al meglio i fondi PNRR messi a disposizione dell’Unione Europea: adesso dobbiamo unirci e mettere a disposizione tutte le idee e le energie che derivano dalla passione di ciò che sin da bambini ha stuzzicato la nostra fantasia e la curiosità verso il futuro, è giunto il tempo di assecondare e realizzare finalmente i nostri sogni”.