Chiusi: lutto cittadino per la morte di Marco Fè, ideatore e organizzatore per quasi 60 anni della rassegna nazionale “Ragazzi in gamba”. Domani esequie nella Cattedrale
Domani lutto cittadino a Chiusi per la morte di Marco Fè, avvenuta la notte scorsa. Stroncato da un brutto male contro il quale ha combattuto fino a che ha potuto Marco è stato un personaggio molto amato e stimato non solo a Chiusi ma in tutta la provincia e oltre. E’ stato anche un punto di riferimento per tante generazioni. E’ stato collaboratore del Corriere di Siena, dell’Araldo Poliziano e di centritalianews.it . Maestro elementare , ha ricoperto anche l’incarico di consigliere comunale della Dc quando c’era ancora la democrazia cristiana. Vicinissimo al mai dimenticato Don Mosè Mannelli, Marco è stato tra i primi cattolici ad avvicinarsi prima all’Ulivo e poi al Pd. Recentemente era stato chiamato anche a ricoprire un ruolo di rilievo nella Fondazione Orizzonti .Nato nel 1944, fu lui, quasi 60 anni, a ideare e a organizzare la manifestazione nazionale “Ragazzi in gamba” dedicata al teatro, alla musica, al canto, alla danza, al folklore, alla poesia, alla pittura e che alla 57° edizione, nel 2019, raggiunse il record di partecipazione di oltre 100 scuole e agenzie artistiche extrascolastiche .L’ Amministrazione comunale si stringe al dolore della Famiglia Fè, in accordo con la quale, così come avrebbe voluto Marco, si conferma la sfilata di Carnevale di oggi pomeriggio a Chiusi Scalo. Le esequie si terranno domani alle ore 15 presso la Cattedrale di San Secondiano a Chiusi Città . Anche la Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza si unisce alla sua famiglia e alla parrocchia nella preghiera di suffragio. Dalle ore 16 di oggi sarà portato in Duomo dove alle ore 19 sarà pregato il Rosario. Per ricordarlo anche noi come direttore di centritalianews.it , amico di vecchia data di Marco che aveva avuto anche un legame molto stretto con mio padre Caterbo fondatore di questo giornale nel 1970, ho deciso di riproporre una sua intervista fatta nel 2019 al nostro collaboratore Massimo Montebove in vista della 57° edizione di “Ragazzi in gamba”.
D.Marco Fè, siamo giunti anche quest’anno al momento clou della rassegna.
R.”Sì. Dal 15 al 19 maggio si terrà a Chiusi il nostro festival con la presenza di 19 scuole e agenzie – 7 dal sud, 8 dal centro e 4 dal nord – e 5 spettacoli. Ogni spettacolo è preceduto da un laboratorio artistico in cui ogni scuola o associazione illustra il percorso artistico ed educativo effettuato. Momento clou sarà domenica mattina con il tradizionale programma di meeting, la parata, il rito della festa e della speranza, la santa messa”.
D.Quali sono le novità di quest’anno?
R.”Innanzitutto l’alta partecipazione. Migliaia e migliaia di studenti attivi in tutta Italia, oltre 100 scuole e agenzie coinvolte. Ma voglio sottolineare anche la partecipazione delle scuole limitrofe di Chianciano e Cetona oltre all’I.C. di Chiusi che presenta 3 spettacoli, tutti artisticamente pregevoli, come l’ormai affermata Young Band, che sta facendo incetta di premi in tutta la penisola, il delicato lavoro teatrale ‘Quando sei qui con me’ della primaria dello Scalo, frutto della collaborazione tra scuola e Fondazione Orizzonti d’arte ed infine il lavoro pittorico Arte rubata della scuola dell’infanzia di Chiusi Città: 16 effluvi di colori e forme per la fantasia fresca ed esilarante dei piccolissimi”.
D.Lei è anche un insegnante. Quali messaggi arrivano dai giovani?
R.”La rassegna ha come scopo la promozione dell’educazione all’arte, all’espressività, alla creatività e la valorizzazione dell’originalità della persona. I ragazzi sono in gamba per davvero, sono fiero di aver favorito lo scambio di esperienze artistiche ed educative, la formazione di comunità educanti, la nascita di altre iniziative analoghe. Nelle sedi dove abbiamo operato si è creata una rete di amicizia e di condivisione che costituisce uno dei segreti del permanere nel tempo di questa iniziativa”.
D.Concludendo, come vede i Ragazzi in Gamba del futuro?
R.”Speriamo di assicurare un futuro a questa iniziativa e documentare l’immenso patrimonio umano, artistico, educativo accumulato in questi 57 anni. Patrimonio che non può andare disperso e potrebbe costituire lo stimolo per una promozione culturale e turistica della Città di Chiusi. E’ questa la sfida che raccogliamo in questa edizione anche con la campagna soci che si sta svolgendo in tutte le sedi della rassegna”.