Chiusi: p𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗹𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗶𝗽𝗽𝗼 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝘁𝘂𝗺𝘂𝗹𝗼 𝗲𝘁𝗿𝘂𝘀𝗰𝗼 𝗱𝗶 𝗣𝗼𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗚𝗮𝗶𝗲𝗹𝗹𝗮

Giornata di studi sul tumulo etrusco di Poggio Gaiella, in occasione della presentazione al pubblico della ricostruzione del cippo maggiore esposto al Museo Nazionale Etrusco di Chiusi. Il cippo, che doveva rappresentare il coronamento di una sepoltura facente parte del maestoso tumulo, è composto da una serie di gradoni circolari sovrapposti in pietra fetida, che presentano sulla faccia esterna raffigurazioni di cortei e processioni che celebrano il rango delle famiglie principesche chiusine della fine del VII sec. a.C. I pezzi che compongono il monumento, divisi tra il museo di Chiusi e di Palermo a causa delle vicende antiquarie legate alla collezione Bonci Casuccini, grazie anche all’uso di calchi già presenti nei magazzini del Museo, sono stati riuniti in una nuova proposta ricostruttiva operata dal Prof. Adriano Maggiani. All’allestimento del monumento nel museo hanno partecipato attivamente i volontari del Gruppo Archeologico Città di Chiusi e gli operai comunali, grazie a un accordo di collaborazione. Un ringraziamento particolare va anche alla Direzione del Museo Nazionale, per aver restituito alla nostra comunità uno dei monumenti più importanti del periodo orientalizzante chiusino, proveniente dall’unico tumulo funerario che ancora oggi caratterizza con la sua mole il paesaggio della nostra campagna.“Questo convegno – affermano il Sindaco Sonnini e l’assessore alla Cultura Bischeri – che ci illustra le novità sullo studio del monumento di Poggio Gaiellla, rappresenta una giornata importante per la storia del nostro territorio oltre ad essere un ulteriore reperto che va ad arricchire il Museo Nazionale Etrusco. Tutto questo è stato possibile grazie ad un lavoro congiunto fra il Museo, i suoi dipendenti, il Gruppo Archeologico, l’amministrazione comunale e gli operai a dimostrazione dell’attenzione e del grande interesse che il nostro comune ha nei confronti dell’archeologia e di quello che rappresenta per il nostro territorio”.