Chiusi: tutto pronto per il Festival ‘Orizzonti’  che toccando tutti i temi della cultura a 360 gradi prenderà il via domenica 30 luglio per concludersi il 6 agosto spostandosi in tutti i luoghi più caratteristici di Chiusi cominciando dal lago, dai vecchi lavatoi e dal Museo Archeologico . Ne parliamo con il direttore artistico Marco Brinzi che non esclude in futuro una ‘sinergia’ con il Cantiere d’arte di Montepulciano e anticipa :”il prossimo obiettivo, per una futura edizione, sarà quello di dedicare parte del festival alle persone straniere che vengono a visitare la città”. Spazio anche ai fumetti con Fabio Civitelli che presenta in anteprima alcune tavole di ‘Tex’

Di Leonardo Mattioli

Danza.Teatro. Musica. Letteratura. Mostre. VistAzioni. Teatro per Bambini. Formazione. Sono questi alcuni degli elementi distintivi su cui il direttore artistico del Festival ‘Orizzonti’ Marco Brinzi ha posto le basi per una rassegna  diffusa che toccherà alcuni dei luoghi più caratteristici di Chiusi e che riporterà in scena con le VisitAzioni spettacoli sulle acque del Chiaro, in barca al tramonto. Ma anche un festival che accende i riflettori sulla drammaturgia contemporanea nazionale, che torna a rappresentare la danza con una delle compagnie più affermate a livello nazionale Balletto Civile che , saranno anche protagonisti del CHIUSIPERFERIELAB un laboratorio intensivo di tre giorni di teatro danza.Spazio ancora ai bambini con spettacoli a loro dedicati e ancora formazione con i Teatri di Stagione e ancora la collaborazione con MinimumFax e gli incontri letterari ai Giardini del Duomo, oppure il Teatro, quello sociale, ospite Claudio Morici tra i tanti, ma anche quello narrativo nella splendida cornice di Piazza Vittorio Veneto, come I Sacchi di Sabbia. Infine le mostre, la prima dedicata ai fumetti con ‘L’ARTE DI FABIO CIVITELLI IN MOSTRA’, in anteprima alcune tavole della sua nuova storia di TEX in uscita per i 75 anni dl personaggio, poi quella fotografica nel centro storico della Città, in collaborazione con l’Associazione Flashati per DiaframmiChiusi. Insomma un Festival ‘culturale’ a 360 gradi.

D.Brinzi due cose colpiscono guardando il manifesto della nuova edizione di ‘Orizzonti’: intanto il tema dedicato alla ‘Metamorfosi’ e poi il ‘Pinocchio’ che si rispecchia in un alberello sullo sfondo di una luna piena. Che significati hanno?  Che lettura dare?

R.“Metamorfosi è un prima e un dopo, una fase di crescita e maturazione. Come persone abbiamo una forma mutevole e in perenne cambiamento e ho pensato che questo tema potessero essere interessante da sviluppare e approfondire attraverso un festival. Pinocchio, che quest’anno compie 140 anni, è un personaggio molto poetico e anche popolare ed è legato alla trasformazione. Diventare esseri umani, insomma ci si prova… Mi piaceva trovare un’immagine che parlasse di crescita attraverso il Festival, Matteo Fuccelli, un bravissimo grafico, mi ha proposto questa…Pinocchio riconosce e accetta la propria trasformazione come crescita. La luna governa il mutamento: maree, orti da coltivare, lupi mannari e sogni… cambia faccia anche lei, si trasforma”.

D.Come è stata costruita questa nuova edizione che si allarga dai temi classici del teatro, della danza e della musica per arrivare al mondo dei fumetti con la mostra di Fabio Civitelli che presenterà in anteprima alcune tavole della sua nuova storia di Tex  in uscita per i 75 anni del personaggio bonelliano? Un’arte, quella dei fumetti, considerata a torto per tanti anni, minore e da qualche tempo rivalutata. 

R.“Sono partito dal fatto che il teatro, se ci pensiamo, è la casa che ospita tutte le arti. Io credo che l’arte e la cultura abbiano l’obiettivo di porci delle domande. Come pubblico mi arrabbio tantissimo quando trovo festival autoreferenziali o creati solo per attirare critici di quel settore, sono fiere delle vanità. Dirigere artisticamente un festival significa assumersi la responsabilità di diversificare il più possibile l’offerta di quell’evento assumendosi coraggiosamente anche delle scelte meno commerciali. Se avessi fatto un cartellone di solo nomi televisivi o di teatranti semi professionisti che gravitano nella zona sarebbe stata una strada rassicurante ma non credo che sia questo quello che può proporre un teatro. L’idea di invitare Fabio Civitelli con alcune tavole in anteprima del suo Tex di settembre i fumetti sono “l’alba” del cinema. La differenza è che richiedono un tempo di lettura e di attenzione che nemmeno certo cinema oggi ha più. Mi spiego meglio… oggi siamo abituati a storie Instagram o TikTok (una metamorfosi di specie) quindi stacchiamo il cervello dopo 40 secondi dall’immagine proposta mentre il fumetto ti tiene lì e ti racconta una storia magari epica come in Tex”.  

D.La prossima edizione sarà anche rinnovata perché riporterà il festival in alcuni dei luoghi più caratteristici di Chiusi a cominciare dal lago. Come nasce questa scelta?

R.“Perché il patrimonio artistico e culturale di Chiusi è davvero unico. Volevo che fosse una sorta di ‘vetrina’ anche per chi ancora non la conosce. Ho cercato di diversificare il più possibile i luoghi delle rappresentazioni creando un festival diffuso. I Lavatoi, le visitazioni al lago di Chiusi, il Museo Archeologico Nazionale, i giardini del Duomo… gli americani se li sognano dei posti cosi. Il prossimo obiettivo, per una futura edizione, sarà quello di dedicare parte del festival alle persone straniere che vengono a visitare la città”.

D.A proposito il Festival comincia quando termina il Cantiere internazionale d’Arte di Montepulciano.. Una scelta giusta per non sovrapporsi con troppe offerte culturali sullo stesso territorio. Ma se il Cantiere anche quest’anno ha deciso di allargarsi con iniziative e spettacoli in giro per alcuni borghi della Valdichiana, non crede che anche ‘Orizzonti’ in prospettiva possa prevedere di portare dei propri spettacoli in altre cittadine chianine, magari limitandosi a quelle più a sud dove l’integrazione tra i paesi è più forte?

R.“Abbiamo volutamente scelto di cominciare quando il Cantiere internazionale d’Arte finisce anche perché noi stessi andremo a vedere i loro spettacoli conoscendone la qualità. La candidatura della Valdichiana senese a capitale italiana della cultura del 2026 è già un buon motivo per creare una rete di eventi diffusi sul territorio. Vorrei provare, con la Fondazione Orizzonti, a produrre sinergia tra i diversi paesi delle città chianine, In Italia purtroppo, abbiamo una grave difficoltà che sono i finanziamenti dedicati alla Cultura. Una parola che tanti pensano sia solo decorazione senza vederla come spina dorsale del nostro Paese. Quello che rende unico il nostro paese nel mondo è l’identità, il patrimonio culturale, una offerta infinita che abbiamo: Botticelli, Dante, Caravaggio, ma anche un piatto di pici, gli Etruschi oppure i Terzieri di Chiusi…c’è talmente tanta possibilità e bellezza che avremmo solo che da divertirci pensando a come promuoverla”.  

D.Restando al Cantiere è possibile prevedere, in un futuro, una sorta di collegamento fra le due manifestazioni culturali senza per questo arrivare a una  loro fusione ma immaginare una  unica ‘grande’ e lunga  kermesse che duri un mese?

R.“Sarebbe interessante direi proporre un legame, ognuno con un proprio percorso ma in sinergia e soprattutto con contenuti condivisi.Io non lo escludo affatto anzi sarebbe un bel respiro per il territorio”.

D.Un’ultima domanda:perché secondo lei si dovrebbe venire a vedere gli spettacoli di ‘Orizzonti’a Chiusi?

R.“Perché ho fiducia in una battaglia contro l’intrattenimento. Contro il vuoto dei contenuti. Perché penso che si possa andare ad un festival teatrale e godersi di un buon vino in compagnia, visitare i luoghi belli della città e soprattutto vedersi spettacoli ed eventi (anche ironici e divertenti) ponendosi piccole domande su di noi. Se un quindicenne mi dicesse che non va ai Festival di teatro perché crede che siano una cosa da “boomer” o addirittura una roba “morta” significa che non ha visto bene il nostro programma. Noi siamo vivi, con voglia di fare ‘casino’ e con un’energia giovane e in continua metamorfosi ci trasformiamo anche in generazione Alpha per il nostro pubblico”.