Colle di Val d’Elsa: il Parcheggio di via Bilenchi diventa un laboratorio d’arte per i più giovani .Inaugurata la seconda opera di “Waiting for the cage”

Il Parcheggio di via Bilenchi diventa un laboratorio d’arte per i più giovani .   È stata infatti inaugurata a Colle di Val d’Elsa la seconda opera di “Waiting for the cage”. Dopo l’intervento ai giardini di Via Gramsci ecco la seconda parte di “Waiting for the cage”: due giornate di laboratori per rigenerare una parte del parcheggio nel centro di Colle di Val d’Elsa, sostenute dal Comune, ideate e realizzate dagli operatori di strada del progetto Piglia Bene della FTSA. Sono stati davvero tanti  i ragazzi e le ragazze che  hanno partecipato al progetto di riqualificazione urbana nel parcheggio di Via Bilenchi. Erano più di 50 gli adolescenti, tutti di età compresa tra 14 e 17 anni, la maggior parte di Colle, ma anche da Poggibonsi e dai comuni vicini, che hanno contribuito a trasformare il parcheggio multipiano sotto la stazione degli autobus di Colle di Val d’Elsa.L’intervento si è concentrato su una porzione del parcheggio al primo piano, una delle aree maggiormente frequentate dai ragazzi  e  “segnata” nel corso degli anni dalla loro presenza con scritte e frasi che cominciavano a spuntare nei muri un po’ dappertutto, generando un senso di degrado e abbandono di questo spazio.I ragazzi sono stati coinvolti nella stesura del fondo per preparare le colonne all’intervento degli artisti, coprendo scritte, frasi e disegni fatti da loro stessi, qualche mese prima o la mattina stessa; hanno fatto stencil con gli spray, riempimenti con i pennelli e aiutato a ripulire.  Altro punto d’interesse la cassa a batteria e il microfono, dove si sono alternati alla voce vari giovani, più o meno esperti nelle disciplina del rap e del freestyle.  Infine i contributi di artisti del territorio che sono “passati”, come Sebastiano Pelli, a lasciare il suo manifesto “living together”,  Filippo Nardi, in arte Skino, già protagonista insieme a Insane, anche lei presente con i suoi fenicotteri rosa, dell’intervento ai giardini di Via Gramsci.  Grande contributo anche da Traumrat, giovane artista che ama muoversi nei circuiti underground ma stavolta è uscito allo scoperto. Le reazioni dei ragazzi sono state spontanee: “Questo parcheggio ora è molto meglio, anche se noi un giorno non ci saremo più qui, lo lasceremo migliore ai ragazzi che verranno”.  “È un po’ come dipingere a casa nostra”. “Ma quando lo dipingiamo tutto?”. “A Settembre lo rifacciamo”.  “Non ho mai sentito dire così tante volte da dei ragazzi GRAZIE”- afferma Cristina Cecchi, operatrice di strada da oltre quattro anni. Matteo Ceccherini, coordinatore del progetto di Educativa di strada, aggiunge: “Questi interventi, realizzati dagli operatori insieme agli adolescenti che vivono gli spazi interessati, hanno mostrato di essere efficaci nel diminuire una serie di atti vandalici che, con l’abbandono e il degrado, tendono a aumentare nel tempo”.  “La street art – ha dichiarato l’Assessora alle Politiche Sociali di Colle di Val d’Elsa Enza Errico– è capace di veicolare messaggi di coesione sociale, di essere spazio educativo e di costruzione di nuove buone pratiche”.