Elezioni suppletive per la Camera: il segretario del Partito Comunista Marco Rizzo domani 25 settembre ad Abbadia S.Salvatore per parlare di geotermia e di scuola

Il segretario del Partito Comunista Marco Rizzo, candidato alle elezioni suppletive della Camera , sarà domani sabato 25  settembre a Abbadia S. Salvatore per parlare di geotermia e di scuola. Il banchetto del partito sarà organizzato in via Roma , di fronte al Comune, dalle 18 alle 19.30 . Saranno  presenti anche Nicola Bettollini, segretario della federazione provinciale senese e i militanti del territorio. “No alla geotermia inquinante e speculativa – ha anticipato Bettollini – , basta profitti sulla pelle del popolo.  Possiamo usare l’energia geotermica per il benessere sociale e non per il profitto dei privati come ENEL E SORGENIA  sostenuti economicamente ogni anno dallo Stato con 52 milioni di euro, soldi dei cittadini, soprattutto della classe popolare. Sosteniamo la tecnica della bassa entalpia che sotto il controllo dei lavoratori e dello stato, può garantire il riscaldamento delle abitazioni, delle serre e delle aziende, in maniera sostenibile, economica e garantendo posti di lavoro, senza causare morte”. Quanto alla scuola Bettollini ha ricordato che “il Partito Comunista vuole una scuola avulsa dalle attuali dinamiche classiste. Una scuola per la maturazione di generazioni istruite, coscienti, intelligenti, amanti della cultura, tanto letteraria quanto  scientifica e tecnica.Una scuola distaccata da logiche di mercato, che non costituisca una riserva di manodopera da sfruttare per il profitto di aziende private. Una scuola esclusivamente pubblica.Il Partito Comunista vuole che la professione e la formazione del docente si possano praticare nelle libertà di insegnamento sancite dalla Costituzione e liberi da un’eccessiva burocratizzazione. Le famiglie abbiano sì un ruolo consultivo, ma non dirigenziale dell’attività didattica, della quale i docenti devono restare unici gestori. Il personale docente e ATA non devono essere usati a tempo o a chiamata o a progetto, ma ad essi, come a tutti, deve essere garantito un lavoro stabile e sicuro”.