Grosseto : Monica Fanciulli (Pd), “con la prossima  nuova arteria viaria “Il Cipressino”, buon futuro all’Amiata.  Il decisivo intervento di Eugenio Giani ha sbloccato un problema fermo da anni”

Le comunità che vivono nelle aree interne della provincia di Grosseto hanno un bisogno che le accomuna tutte: i collegamenti. Senza, in particolare, una viabilità efficiente e sicura sono destinate a un lento ma costante declino. Le comunità dell’Amiata non si sono mai rassegnate ad avere un’arteria viaria principale, il Cipressino, in condizioni inadeguate.È una lunga battaglia che ha accompagnato il mutamento delle necessità, dei trasporti, dell’economia. È una battaglia che ha caratterizzato il nuovo millennio. “Non siamo abituati alle buone notizie – commenta Monica Fanciulli, della segreteria provinciale del PD -. Eppure oggi possiamo affermare che il nostro impegno per il Cipressino sta dando finalmente buoni risultati. Grazie al lavoro dei nostri sindaci e alla spinta di tutti, la Regione Toscana ha acquisito la strada e programmato i lavori entro i prossimi anni. Non sono promesse, gli atti e i finanziamenti ci sono. Siamo orgogliosi e attenti. È bello lavorare per il presente e il futuro delle prossime generazioni amiatine. Il Partito Democratico e i suoi amministratori sono stati sempre protagonisti di un percorso che proprio in questi giorni sembra delineare una soluzione adeguata ad oggi e al futuro. Il nuovo Cipressino è finanziato con i fondi di coesione e sviluppo grazie all’impegno serio del presidente Eugenio Giani, ma non dobbiamo allentare la pressione.Essere vigili è importante perché sappiamo in questo modo di rappresentare la volontà di tutti coloro che vivono sull’Amiata, di quelli che amano la nostra montagna e di quelli che desiderano conoscerla. Il progetto nuovo Cipressino è, e deve essere una priorità per tutti, insieme alla sistemazione del reticolo delle strade della montagna.Il Partito Democratico è in prima linea a spingere perché nei prossimi cinque anni si vedano i lavori di adeguamento e messa in sicurezza. In gioco è la valorizzazione, la crescita e lo sviluppo di un’intera area. Entro il 2029, dunque – conclude-, vorremmo raggiungere insieme un risultato che attendiamo da decenni”.