Joint venture: l’importanza della cooperazione tra imprese

La stretta collaborazione tra imprese differenti, in alcune occasioni, è una strategia perfetta per raggiungere determinati obiettivi. La joint venture, ad esempio, è una modalità di cooperazione dagli esiti spesso sorprendenti per l’aumento di competitività delle aziende coinvolte. In questo articolo, troverete le indicazioni e i consigli utili per una perfetta collaborazione ai fini di una joint venture.

Perché scegliere una Joint Venture

Le piccole imprese, in un periodo così delicato per l’economia mondiale, ricorrono sempre più spesso a una partnership con un’azienda dello stesso settore, preferibilmente di dimensioni più grandi e con una struttura più solida. In questo modo, molte aziende si sono assicurate un futuro migliore rispetto allo spettro del fallimento che si prefiguravano. Una condivisione dei piani strategici con l’azienda partner è quindi fondamentale per lo sviluppo economico e sociale. L’innovazione tecnologica, la crescita dell’energia sostenibile e la tutela dell’ambiente, sono campi comuni sui quali iniziare a costruire una partnership. Per individuare il miglior partner con il quale avviare una joint venture, esistono alcuni servizi online che garantiscono una lista di aziende esauriente, per trovare gli esempi più virtuosi per una collaborazione.

Una particolare forma di collaborazione è quella con un’azienda competitor: la coopetazione – mix tra cooperazione e competizione – garantisce a operatori dello stesso settore di confrontarsi, scambiandosi competenze ed evitando investimenti inutili. In questo modo è possibile riconoscere che nel proprio campo c’è chi sa lavorare in maniera simile o migliore della propria, un aspetto psicologico utile per far crescere il rendimento della propria impresa.

Come realizzare una cooperazione tra imprese

Per il perfetto funzionamento di una joint venture, va realizzato un accordo entro un tempo limitato e con responsabilità concordate. Se si raggiunge l’obiettivo, le aziende coinvolte divideranno utili e profitti come stabilito in fase di stipula del contratto, mentre, in caso di perdite, ognuno concorrerà in base alle ripartizioni previste. Gli ingredienti e le buone pratiche per una collaborazione di successo sono molteplici. Innanzitutto, le imprese coinvolte dovranno mettere a disposizione il proprio capitale umano, la propria tecnologia e le proprie conoscenze, abbattendo i costi e favorendo un rapido sviluppo della joint venture.

Mantenere la propria identità originaria, poi, è segno di una corretta flessibilità: a differenza di un’acquisizione vera e propria, una joint venture permette alle aziende coinvolte di proseguire parallelamente il loro lavoro ordinario. Intrecciare le comunicazioni tra i vari comparti delle aziende è fondamentale: sfruttare le competenze degli Human Resources Manager e Corporate Communication Specialist che fungeranno da ponte tra le aziende, stilare una road map delle tappe fondamentali del percorso condiviso da poter modificare a seconda delle esigenze grazie anche al lavoro degli Innovation manager coinvolti. Ed è proprio innovazione la parola d’ordine: grazie all’aiuto di facilitatori e acceleratori, la capacità delle imprese coinvolte di aumentare la propria competenza e di innovarsi verso nuovi orizzonti dovrà trarre il massimo profitto dall’attività di joint venture.