La Valdichiana Senese punta a valorizzare l’oleoturismo

La campagna olearia 2023/2024 è partita in tutta Italia con prospettive non proprio ottimali, almeno sotto l’aspetto della quantità: secondo una prima stima il raccolto non sarà molto elevato, ma la qualità si prospetta eccellente. In tutto il territorio regionale toscano la situazione è questa, con un incremento di oliveti intensivi e superintensivi in zone pianeggianti quali la Maremma e la Valdichiana nel versante aretino. Una tipologia di coltivazione che fa pensare, ad esempio per quanto riguarda il consumo di acqua, la tutela della biodiversità e le ripercussioni sul paesaggio tipico toscano. Quest’ultimo aspetto è legato a doppio filo all’oleoturismo, segmento su cui la Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese insieme all’Ambito Turistico della Valdichiana Senese sta lavorando molto con varie iniziative, sulla scia del concorso di Città dell’Olio vinto da Valdichiana Living nel 2020 nella categoria “Olio & Benessere”. In questo scenario si è svolta l’iniziativa di formazione e di approfondimento curata dalla Strada e dedicata proprio all’oleoturismo, “Storie di oleoturismo – Come costruire le esperienze turistiche a tema olio”. Un evento che si è inserito nella cornice della “Festa dell’Olio Novo” di Trequanda. “Il turismo dell’olio è una grande sfida – afferma Luigi Caricato giornalista ed oleologo, intervenuto in occasione della conferenza – In Italia esiste un’olivicoltura plurale, che si presenta una e molteplice, con una ricchezza di paesaggi e di varietà di olivi pronta per essere vissuta e condivisa quale esperienza aperta, turisticamente fruibile, così da poter trarre la giusta visibilità per le aziende olivicole e frantoiane, un’equa remunerazione e un più che legittimo vantaggio economico. La tutela di questo patrimonio è fondamentale”.