Montepulciano : alla Misericordia nuovo protocollo per i pasti nella RSA Cocconi-Bernabei. Cibi studiati e realizzati appositamente per chi ha problemi di deglutizione. Dai primi 6 mesi di monitoraggio giungeranno dati utili per valutare il progetto

Un’alimentazione per le persone anziane e che soffrono di difficoltà di deglutizione che sia di facile assunzione, gustosa, variata e in grado di garantire un corretto apporto di nutrienti, di calorie e di liquidi. E’ il protocollo “Weancare”, adottato da agosto dalla RSA Cocconi-Bernabei di Montepulciano nell’ambito di un progetto messo a punto dalla Harg con l’Università di Genova.Le anomalie della deglutizione (disfagia), o l’impossibilità di assumere pietanze di consistenza normale, condizioni che si manifestano soprattutto nelle persone anziane, oltre a negare il piacere che deriva dal mangiare,possono essere causa di disturbi da malnutrizione proteico-energetica.La RSA Cocconi-Bernabei di Montepulciano, gestita dalla Pia Arciconfraternita della Misericordia, si è posta tra i suoi primi obiettivi quello di migliorare l’alimentazione dei proprio ospiti, ed ha quindi adottato un nuovo protocollo, denominato “Weancare”, che nasce dalla collaborazione della Harg, società benefit italiana specializzata nella produzione di alimenti per disfagici, con il Dipartimento di Scienza della Salute dell’Università di Genova. Nell’alimentazione degli ospiti della RSA poliziana sono stati così introdotti pasti completi, di consistenza modificata (semifluida), a base di prodotti esclusivamente naturali, liofilizzati e reidratati, che favoriscono la deglutizione,offrendo nel contempo un corretto apporto nutrizionale. La varietà di tali cibi consente di stilare un menù su base quindicinale o mensile, evitando la riproposizione, obiettivamente poco stimolante, delle stesse pietanze e soprattutto la monotonia dei cibi frullati, amalgamati in un piatto unico. “La proposta di pietanze variegate –spiega il Dott. Gino Terrezza, Responsabile sanitario della RSA – sia dal punto di vista organolettico sia della presentazione in piatti separati (primo, secondo, contorno e dolce/frutta), mira a recuperare il momento valoriale del pasto, facendo leva sulla sollecitazione della sfera sensoriale del gusto e della vista”.“Le diverse portate hanno un quantitativo di nutrienti, di calorie e di liquidi noto – prosegue Terrezza – e questo fa sì che anche gli ospiti che tendono ad alimentarsi meno degli altri, perché incapaci di introitare normali quantità di alimenti, possano giovarsi di razioni ridotte ma dal contenuto calorico-proteico adeguato alle esigenze metaboliche individuali, necessarie per far fronte alla quotidianità”. “Anche l’idratazione – spiega ancora il Responsabile sanitario – viene curata attraverso la somministrazione di acque gelificate di consistenza variabile, dallo sciroppo al budino, e aromatizzate in modo delicato per favorirne il gradimento da parte degli ospiti”. Il nuovo protocollo di alimentazione è stato avviato nel mese di agosto; le persone incluse nel progetto saranno monitorate per sei mesi complessivi e i parametri che, a gennaio 2023, risulteranno dall’indagine saranno condivisi, in forma anonima, sulla piattaforma dello studio che è alla base del progetto. “La Misericordia valuterà l’efficacia di questa innovazione attraverso il resoconto scientifico che riceverà” afferma il Presidente Adriano Giuliotti; “intanto, da altre esperienze, sappiamo che questi prodotti alimentari sono efficaci nel determinare la soddisfazione di anziani.  Inoltre il protocollo adottato prevede, tra i vari step, anche il confronto con i familiari degli ospiti. Ma questa innovazione – spiega Giuliotti – va vistanel più ampio raggio degli obiettivi della Misericordia e cioè favorire il benessere delle persone affidate alle cure dei nostri operatori, attraverso il continuo miglioramento dei servizi e delle prestazioni erogate”.