Montepulciano : il cinquantesimo anno del Bravìo delle Botti si chiude con l’assegnazione dell’Arca d’Argento alla Contrada di Voltaia  e il Premio Trabalzini agli sbandieratori di San Donato e alle tamburine di Talosa  

Per l’anno 2024 del Bravìo delle Botti la chiusura dell’anno contradaiolo è stata più sentita che mai, i festeggiamenti dei cinquant’anni hanno infatti portato la loro emozione anche all’interno dei locali degli Ex Macelli. Il pomeriggio delle premiazioni è iniziato con la proiezione del video realizzato in occasione della serata del Corteo dei Ceri, un momento commovente che ha subito riportato i cuori dei presenti a rivivere non solo la storia dei cinquant’anni di Bravìo ma anche i ricordi della settimana degli eventi da poco conclusasi. “È stato un vero onore assumere la carica da Reggitrice proprio nell’anno in cui si sono tenuti i festeggiamenti dei cinquant’anni, un ruolo che spero di avere ricoperto nel migliore dei modi; devo però dire che se quest’anno contradaiolo ha raggiunto il successo che meritava è grazie a tutti coloro che mi hanno preceduta e sostenuta tutti i giorni, rimboccandosi le maniche e compiendo un lavoro a tutto tondo – dichiara la reggitrice Irene Bettollini – La volontà del Magistrato per questi cinquant’anni era quella di onorare la memoria di chi ha permesso al Bravìo delle Botti di diventare la manifestazione a cui tutti noi vogliamo bene. Quest’anno più che mai le parole di Don Marcello sono risuonate nei cuori del Magistrato e di tutte le contrade e in loro rappresentanza sono felice di potere dire che ad oggi le paure di Don Marcello sono ben lontane dal diventare realtà. Questo cinquantennale è stato un traguardo, ma non rappresenta la fine, bensì un esempio da seguire e perseguire nei prossimi anni, il nostro lavoro è sicuramente solo iniziato”.Il Bravìo delle Botti rappresenta il centro della comunità poliziana e l’amministrazione tutta l’ha sempre riconosciuto, motivo per cui quest’anno abbiamo deciso di consegnare il Premio Grifo Poliziano proprio al Magistrato delle Contrade, per il grande impegno che ogni anno mette nella costruzione di questa manifestazione. – dichiara il Sindaco di Montepulciano Michele Angiolini – Il cinquantesimo ci ha dato l’opportunità di toccare con mano l’importanza non solo economica ma soprattutto sociale di questa manifestazione, che in soli cinquant’anni ha ricostruito e fortificato una comunità intera. Da Sindaco posso solo dirmi orgoglioso, non solo della riuscita della manifestazione, ma di tutta la macchina che ogni anno si mobilita per la riuscita del Bravìo delle Botti. L’impegno dell’amministrazione per i prossimi anni sarà quello di sostenere con tutti i mezzi possibili il Magistrato delle Contrade, affinché questo cinquantesimo rappresenti un modello da cui attingere e prendere ispirazione e non solo un anno di celebrazioni”.“Sono anni che rivesto con orgoglio la carica di consigliere con delega al Bravìo delle Botti e in questi anni ho vissuto la crescita sempre più importante della manifestazione ma soprattutto il grande ricambio generazionale che sta avvenendo, che in quanto giovane non posso che sottolineare – dichiara Gianluca Fè, consigliere comunale con delega al Bravìo delle Botti – Vedere le nuove generazioni impegnate, anche in ruoli importanti, è chiara esplicazione del continuo lavoro di innovazione e perfezionamento che la macchina del Magistrato delle Contrade sta svolgendo.”.Le premiazioni sono iniziate con la consegna del premio “Attimi di Bravìo”, con la salita sul palco di due dei giudici Carlo Pellegrini e Giacomo Bai, rappresentanti del Photoclub Poliziano, organizzatore principale. A vincere Andrea Terzuoli, le cui foto saranno pubblicate in una fanzine distribuita gratuitamente, assieme a due menzioni d’onore a Emma Pifferi con “Quello che non si vede”, uno sguardo puro e inedito del Bravìo e a Livia Lazzari “Hit et nunc”, per l’emozione espressa all’interno dei suoi scatti. Le premiazioni sono continuate con la consegna del premio “Bravìo nel Cuore”, il premio istituito nel 2008 e assegnato dal Magistrato delle Contrade a una personalità che ha dimostrato grande e profondo amore per la manifestazione. Il premio è andato a Stefano Renzetti e i giudici di botte della corsa, per l’entusiasmo e la dedizione con cui contribuiscono ormai da anni alla riuscita della manifestazione, assicurando che la gara si verifichi ogni anno secondo i valori più nobili della sportività, valori che rappresentano da sempre il Bravìo delle Botti e la giornata della corsa. A seguire sono stati consegnati i premiMemorial cav. Aldo Trabalzini, destinati alla migliore coppia di sbandieratori e alla migliore coppia di tamburini, realizzati dall’artista poliziana Debora Betti. La giuria di esperti ha premiato le migliori esibizioni della giornata di domenica 25 agosto, e la vittoria è andata alla contrada di San Donato con gli sbandieratori Giovanni Guarino e Samuele Tonini, confermandosi vincitori per la seconda volta di fila; migliori tamburine la contrada di Talosa con Giada Santini e Alice Toppi, vincitrici anche loro dell’edizione 2023. Il premio Arca d’Argento invece, per il dodicesimo anno,  è andato alla contrada di Voltaia.