Montepulciano: il vino che rispetta l’ambiente: in tre anni risparmiati 27mila kWh e 40mila kg di vetroLa storia della Vecchia Cantina di Montepulciano: “Ora l’obiettivo è allargare l’iniziativa ad altre cooperative”. Confcooperative Toscana: “Sostenibilità ambientale e radicamento sul territorio fanno la differenza”
“Oltre 40mila kg di vetro e 27mila kWh risparmiati nel 2022. Questi sono i dati emersi alla tavola rotonda della Regione riguardo al progetto vinicolo che vede coinvolta la nostra Vecchia Cantina di Montepulciano, che fa parte di Confcooperative Toscana, e i Castelli del Grevepesa. Un’idea tutta toscana per produrre responsabilmente e senza impatti dannosi sull’ambiente”. A raccontare la storia della Vecchia Cantina di Montepulciano è il presidente Andrea Rossi, che nei giorni scorsi ha partecipato a un evento sulla sostenibilità ambientale nell’ambito del festival dell’identità Toscana.“Il nostro progetto sostenibilità – dice Rossi – nasce nel 2021. Noi della Vecchia Cantina di Montepulciano, insieme ai Castelli del Grevepesa, abbiamo voluto concretizzare il concetto della tutela ambientale in un prodotto vinicolo vero e proprio. Le nostre cooperative rappresentano 500 produttori. Il progetto nasce con l’intento di valorizzare i vini biologici delle due cooperative insieme ad un packaging sostenibile . Abbiamo deciso di utilizzare vetro riciclato, sughero sostenibile certificato , cartoni riciclati, etichetta ricavata carta riciclata, inchiostro e colle biodegradabili. Il rispetto per l’ambiente è l’identità primaria di questo vino, che comunque non rinuncia alla qualità tipica dei prodotti toscani.A questo punto sarebbe importante coinvolgere altre cooperative con i loro vini più rappresentativi dei territori perché non può che essere un valore aggiunto per la filiera”. “La Vecchia Cantina di Montepulciano – dice Niccolò Marini, direttore di Confcooperative Toscana – dimostra con i fatti che unendo cooperazione, sensibilità ambientale e radicamento sul territorio si può fare la differenza. Ringraziamo la Regione Toscana per aver dato l’opportunità alla cooperativa di raccontare la sua storia”.