Montepulciano: nevralgia del trigemino; il presidente della Commissione Sanità Scaramelli invita tutte le regioni a seguire l’esempio della Toscana per il riconoscimento di questa malattia invalidante

“Da Montepulciano parte l’invito a tutte le Regioni italiane ad intraprendere il nostro percorso per affiancarci in questa sfida anche in Conferenza Stato-Regioni”. Così Stefano Scaramelli, presidente Commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana, al primo Convegno nazionale sulla Nevralgia del Trigemino, che si è svolto oggi a Montepulciano con il patrocinio della Regione Toscana e dell’Unione dei Comuni della Valdichiana, nonché dello stesso Comune di Montepulciano che ha offerto, gratuitamente, l’uso del Teatro Comunale.Promotore dell’evento è l’onlus ‘Vincere il Dolore’, di cui è presidente Salvatore Criscuolo, con la neonata Associazione di malati della NdT ‘Nevralgia del Trigemino –Sconfiggere il Mostro’ presieduta da Luciano Meloni.”È una malattia rara, colpisce prevalentemente le donne, e non è – ha detto Scaramelli – ancora riconosciuta come malattia invalidante ma il dolore che procura la nevralgia del trigemino è tale da essere definita malattia del suicidio. La Regione Toscana è stata la prima in Italia a riconoscerla e a promuovere azioni di ricerca, di informazione e ipotizzare un Pdta specifico. Sempre in Toscana, oggi a Montepulciano, primo convegno nazionale organizzato dall’associazione Vincere il Dolore e dal Comune di Montepulciano che ha concesso il Teatro Poliziano”. Il riconoscimento della Regione Toscana è arrivato dopo l’iter che a settembre 2018 era partito dalla Commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana. Oggi a Montepulciano sono stati organizzati tre tavoli di oratori, iscritti ad intervenire; nello specifico: nel primo i malati della NdT, nel secondo Medici Specialisti, e nel terzo Politici di vari livelli di competenza. Le finalità del convegno consistono nel raccontare le difficoltà di percorso diagnostico, terapeutico ed assistenza sanitaria da parte degli ammalati; le loro (gravi) difficoltà nella vita sociale, lavorativa e familiare. Di ottenere un panorama attuale informativo-scientifico, dal punto di vista eziologico, il più completo possibile da parte dei medici che relazioneranno, e sulle cure e procedure chirurgiche fin qui disponibili. Informare le Autorità Sanitarie sulla necessità di riconoscere la patologia della NdT come invalidante, e sull’urgenza di creare un piano PDTA da applicare a livello nazionale; nonché avviare le ricerche scientifiche necessarie per ridare speranza e dignità agli ammalati di Nevralgia del Trigemino. Questa patologia così invisibile (chi ne soffre, agli occhi degli altri, è all’apparenza sano in tutto, salvo, poi, osservarlo nei momenti di crisi di dolore acuto) ha una parentela (nemmeno, poi, così lontana) con l’Alzheimer ed altre malattie di tipo neuro-degenerativo. Ecco il perché (tra le altre cose) dell’urgenza nell’avviare studi scientifici di laboratorio su tale patologia. Una patologia così’ drammatica, vale ricordarlo, da riportare un’incidenza del 10% nel tasso dei suicidi compiuti dai portatori della NdT. Suicidi che sono la conseguenza diretta dell’insopportabilità della vita quotidiana immersa nel dolore pressoché continuo, dello sfaldarsi dei legami affettivi, sociali e lavorativi, unito il tutto allo sconforto dovuto all’impossibilità di poter intravedere una via certa alle cure necessarie, che fanno piombare l’ammalato di NdT in una inevitabile, ed altrettanto letale, gravissima depressione.