Montepulciano: taglio del nastro della mostra sui ‘Futuristi. Avanguardia italiana. Giacomo Balla e l’idea futurista, un “ritorno” a Montepulciano’. Il fondatore del movimento dipinse nella città poliziana ‘Dinamismo di un cane al guinzaglio’. Fino al 30 settembre in mostra 40opere dei principali esponenti del movimento artistico dell’inizio del XXSecolo

A distanza di 111 anni l’arte di Giacomo Balla e l’avanguardia italiana dei futuristi ritorna a Montepulciano.  Proprio Balla, tra i fondatori e autori principali del futurismo, ha legato a Montepulciano la realizzazione di una delle sue opere più celebri, Dinamismo di un cane al guinzaglio, con la quale iniziò a studiare a fondo il movimento dinamico e che dipinse nel maggio del 1912, ospite della contessina Nerazzini sua allieva romana. Oggi, nel Museo Civico Pinacoteca Crociani, nel cuore di Montepulciano, il taglio del nastro della mostra ‘Futuristi. Avanguardia italiana. Giacomo Balla e l’idea futurista, un “ritorno” a Montepulciano’. In esposizione 40 opere dei principali autori del movimento futurista tra i quali Umberto Boccioni, Fortunato De Pero, Roberto Baldesarri, Tullio Crali, Gerardo Dottori, Giulio D’Anna, Marisa Mori e Giacomo Balla. “Montepulciano è orgogliosa di presentare una variegata e pregevole raccolta di dipinti futuristi e aerofuturisti, che offre uno sguardo privilegiato sull’evoluzione artistica e intellettuale di un movimento artistico, a suo modo, rivoluzionario che all’inizio del XX secolo ha scosso le fondamenta dell’arte tradizionale. Con la sua enfasi sulla velocità, la tecnologia, l’energia e la modernità, i Futuristi hanno sfidato le convenzioni artistiche del loro tempo La mostra rappresenta un’opportunità unica per gli abitanti di Montepulciano e per tutto il pubblico dei visitatori che vorrà venire a visitarla; potranno così immergersi nell’energia e nell’innovazione dei Futuristi, oltre che di scoprire (o riscoprire) le numerose ‘perle’ contenute nel Museo Civico Pinacoteca Crociani”, ha detto il Sindaco Michele Angiolini. I 40 quadri esposti riflettono le caratteristiche distintive del movimento artistico, trattandosi di opere piene di linee dinamiche, forme geometriche audaci e colori vivaci, che creano un senso di movimento e di grande energia, in linea con le avanguardie europee dell’inizio del XX secolo che si misuravano con la rottura delle tradizioni accademiche e si confrontavano con la nuova era industriale. “Il Comune di Montepulciano riconosce l’importanza di promuovere l’arte e la cultura nella nostra comunità, assieme alle istituzioni e fondazioni culturali che animano il territorio; questa mostra è una ulteriore, tangibile, testimonianza del nostro impegno nel portare avanti eventi di qualità e di assoluto rilievo”, ha poi dichiarato Lucia Musso, assessore alla Cultura del Comune di Montepulciano.

“Un caleidoscopio di colori dinamico e sognatore. Così si può ben definire il Futurismo, un vero e proprio movimento di rottura della scena culturale italiana agli albori del Novecento.  Proteso verso il futuro e la modernità ha solide radici nel credo letterario forgiato dal poeta e scrittore Filippo Tommaso Marinetti che, nel 1909 a Parigi, sulle pagine de “Le Figaro”, pubblica il primo Manifesto del Futurismo. Il rinnovamento della cultura e dell’arte italiana sono ben rappresentati in questa mostra da oltre 30 opere che vanno dalla fine del primo decennio del Novecento alla fine degli anni Trenta, dai primi artisti Futuristi alle propulsive rappresentazioni della ‘conquista dei cieli’ dei pittori Aerofuturisti”, è stato il commento di Roberto Longi, direttore del Museo.