Partito da Aosta , l’atleta paralimpico Andrea Devicenzi domani 17 ottobre riprende da San Gimignano  il suo cammino con una gamba sola e le sue stampelle sulla Via Francigena fino a Roma

Riparte  domani giovedì 17 ottobre da San Gimignano, l’avventura dell’Atleta Paralimpico Andrea Devicenzi sulla Via Francigena. Partito il 14 marzo da Aosta,con un gruppo di amici , “un passo alla volta”(questo il motto ideato dalla sua squadra) sta percorrendo con la sua gamba e le sue stampelle i 1.000 chilometri dal Passo del Gran San Bernardo a Roma,stessa meta, quella di San Pietro, al termine del Cammino di San Francesco. Amputato di gamba  dopo un incidente stradale all’età di 17 anni,Andrea ed il suo team percorre circa 22/25 chilometri al giorno, supportato da amici/che sempre al suo fianco e dai suoi sponsor storici quali Parmovo, Quixa,Dama Abbigliamento e Spas.“Un cammino nel segno della condivisione, che cresce al passaggio di ogni tappa, perciò aperto – dice – a chiunque può seguirci per il tempo che desidera e vivere così la propria ed unica esperienza”. Devicenzi per questo Step avrà un plus non da poco; le sue nuove stampelle denominate KATANA, commercializzate dalla sua azienda la DueDue,ideate, progettate e realizzate grazie alla sua grande passione ed alla collaborazione con aziende leader nel mondo nel proprio settore, come Bercella Compositi, Vibram ed Autotecnica. “Questo cammino- aggiunge -mi ha portato ad innalzare l’utilizzo tradizionale delle stampelle, riuscendo a capirne i limiti ed uno ad uno risolverli, per migliorare le performance degli atleti come delle persone che ne fanno un comune utilizzo .L’orgoglio è di trasformare e di evolvere una attività fisica e un’avventura, in qualcosa di ricerca che possa in futuro aiutare le persone a vivere meglio la propria vita anche utilizzando questo accessorio, dando la possibilità di percorrere percorsi che mai prima era stato loro possibile.Nel lontano 2000 rinunciai alla protesi a causa dell’eccessivo dolore e da ciò che davanti a me vedevo nel mio futuro: così ho iniziato ad utilizzare le stampelle e tutto è cambiato, in meglio ovviamente, perciò ora è arrivato il momento di mettere a disposizione di tutti la mia esperienza”.

Brevemente ecco come racconta  la sua storia

“Corre l’anno 1990, ho 17 anni, ed in sella alla mia 125cc perdo per sempre la gamba sinistra in un incidente stradale. Coricato in un letto di ospedale e con una gamba in meno, nella mia vita prende il dominio la parola IMPOSSIBILE.Ma pian piano con il passare degli anni sono riuscito a sgretolare quel muro grazie alle  , alle sconfitte   traguardi raggiunti tramutando cosi la parola IMPOSSIBLE in I’M POSSIBLE… Pratico sport sin dall’età di 5 anni:Judo, Calcio, Canoa, e nel 2007, entra nella mia vita la mia prima due ruote a pedale. Partecipo a gare Internazionali per acquisire i punti necessari per accedere alle Paralimpiadi di Londra 2012 è 2010 conquisto i 5.602 metri del “KardlungLa”in India,sulla strada carrozzabile più alta del Mondo. Si era accesa una nuova fiamma dentro di me, una nuova passione, i lunghi viaggi in cui scoprire se stessi, il silenzio, la condivisone, senza nessun avversario all’infuori di me stesso. Nel 2016 in Perù, percorro in solitaria l’Inka Trail per raggiungere il Machu Pichu. Esperienza in cui entro in contatto per la prima volta con il Cammino e da cui colgo da subito valori e caratteristiche. Ed ecco che dopo soli due anni, arriva l’esperienza della Via di Francesco. Stravolgo completamente la preparazione e il mio allenamento abituale per prepararmi ad affrontare il cammino con le mie due stampelle e la mia gamba.L’8 settembre sono quindi partito dal Santuario La Verna e sono arrivato dopo 22 giorni a San Pietro in Roma. Il cammino mi ha arricchito soprattutto grazie alla condivisione e alla conoscenza di altre storie con l’esito che ogni esistenza diventa un modello di resilienza per superare le difficoltà che la vita stessa ci pone”.