Pubblicato da ‘Tre Editori’ il libro “LA TESTA DI MEDUSA, Conversazioni fra il mago Aleister Crowley e Adolf Hitler” di John Symonds. Si tratta della prima edizione italiana; il libro venne pubblicato nel 1991 in sole 350 copie per non essere più ristampato

Secondo il grande esoterista francese René Guénon, il mago Aleister Crowley, ‘l’uomo più perverso del mondo’,  incontrò e consigliò segretamente Adolf Hitler fino alla sua nomina a Cancelliere del Reich. E proprio per potersi recare in Germania in incognito mantenendo segreti questi contatti, il Mago avrebbe inscenato il famoso ‘suicidio’ a Lisbona, con la complicità dello scrittore Fernando Pessoa. Nell’avvincente libro La testa di Medusa, ora uscito per Tre Editori, John Symonds, che fu amico, stretto collaboratore e biografo di Crowley, racconta in forma romanzata la vicenda misteriosa, diventata leggenda, dei colloqui del Mago con il Fuehrer. A parte la convinzione di Guénon e di altri contemporanei, non esistono prove documentate di una frequentazione di Hitler con Crowley, e alcuni storici esprimono scetticismo al riguardo. Il politologo ed esperto di esoterismo Giorgio Galli da parte sua si mostrava invece aperto all’ipotesi. E d’altra parte è noto l’iniziale interesse di Crowley sia per il Fascismo che per il Nazismo, visti alla luce delle correnti esoteriche e paganeggianti che li attraversavano. Con Mussolini il flirt fu breve, rifiutando il Duce lo spiritualismo tradizionalista del Gruppo di Ur e preferendogli il Concordato con il Vaticano – e dopo che per intervento diretto del Duce, Crowley venne espulso da Cefalù dove aveva stabilito la sua rabelaisiana Abbazia di Thelema, la rottura fu totale. Con Hitler v’erano maggiori possibili consonanze, e il Mago soggiornò in Germania fra il 1930 e il 1932 . La sua amica e fervente nazista  Martha Küntzel fece avere al Fuehrer copia del Libro della Legge, fondamentale opera teorica di Crowley, che voleva aprire il futuro dittatore a una visione magico-spirituale all’alba del nuovo Eone di Horus. La rottura finale non sarà dunque ideologica, non avendo Hitler ancora raggiunto il potere e non mostrando quindi gli spaventosi estremi cui sarebbe giunto in seguito, ma determinata,come suggerisce Symonds, dall’avere Crowley perso la speranza di poterlo influenzare e guidare. Nel romanzo di Symonds, che fu anche il curatore letterario di Crowley, con accesso al suo intero archivio, il Mago e Hitler, le due Grandi Bestie del Novecento,  si incontrano e scontrano segretamente per discutere di politica, potere e magia. Tra miracoli e profezie, Crowley immagina di ispirare il futuro dittatore nel nuovo Eone di Horus, alba di un risveglio spirituale dell’umanità: un evento che avrebbe forse risparmiato al mondo gli orrori della guerra e dell’Olocausto. La testa di Medusa venne pubblicato nel 1991 in sole 350 copie, per non essere più ristampato e divenendo un’opera di culto. Questa è la prima edizione italiana. Il libro è arricchito da un’introduzione di Gabriel Symonds, figlio dell’Autore, e da una postfazione di Giorgio Ritter, studioso di Crowley, che cerca di illuminare i misteri di un’arcana vicenda.