Riprese di Rai Cultura a Civitella in Val di Chiana per uno speciale sulla Liberazione

Saranno girate a Civitella, da domani 21 al 23 marzo, le riprese di Rai Cultura per uno speciale sull’anniversario della Liberazione, dedicato in particolare al racconto del tragico episodio dell’Eccidio di Civitella in Val di Chiana.L’intero speciale sarà girato nel territorio di Civitella, presso la Chiesa con l’altare dei caduti, la Cappella con l’ossario dei caduti e il bassorilievo con l’elenco dei nomi presso il Cimitero, il Cimitero di Cornia, il Ponte Palazzina a Civitella, la Lapide in ricordo nel bosco a Selvagrossa, l’ex Palazzo comunale (Sala della Memoria). In piazza Don Alcide Lazzeri è prevista la contestuale chiusura al traffico veicolare. In tutti questi luoghi saranno realizzati dei lanci con la conduttrice dello speciale, la giovane storica Emanuela Lucchetti. All’interno della Sala della Memoria in particolare sarà realizzata anche un’intervista con il professor Gianluca Fulvetti. “Ringraziamo gli Autori e la Produzione di Rai Cultura per l’attenzione che hanno voluto rivolgere alla nostra comunità – commenta il Sindaco di Civitella, Andrea Tavarnesi – certi che lo speciale contribuirà a valorizzare il nostro territorio con la sua storia e la sua memoria. Quest’anno, in occasione del 25 aprile, 79esimo anniversario della Liberazione d’Italia, nell’anno dell’80esimo anniversario dell’Eccidio del 29 giugno 1944, il nostro Comune si prepara con emozione ad accogliere anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella, che sarà in visita ufficiale a Civitella nei luoghi dell’Eccidio nazifascista”. L’Eccidio di Civitella, Cornia e San Pancrazio fu uno dei più efferati dei massacri compiuti che contò 244 vittime civili. La mattina del 29 giugno 1944, unità della divisione paracadutisti corazzati “Hermann Göring” circondò il paese all’alba. Tutti gli uomini vennero strappati alle case e portati sulla piazza del paese, tra essi anche Don Alcide Lazzeri che offrì la sua vita in cambio di quella dei civili. Non venne ascoltato. L’ampiezza dell’operazione e il numero di compagnie coinvolte nei fatti di Civitella non permette di stabilire con esattezza l’ora, ma tutti i testimoni sopravvissuti concordano nell’aver individuato l’arrivo dei soldati tedeschi intorno alle 5.30 del mattino, quando le famiglie si preparavano ad andare alla messa nel giorno dei Santi Pietro e Paolo. I primi ad essere uccisi furono gli abitanti delle frazioni intorno al paese.Ancora dopo 80 anni queste terre restano segnate dalla tragedia della guerra, uno squarcio nella memoria delle generazioni successive, che ancora oggi vogliono ricordare e tramandare i fatti di quei giorni, affinché mai più accadano.