San Quirico d’Orcia : dal 21 maggio  la mostra:”Materia-Spazio-Forma.Il mondo di Alessandro Tagliolini dal 1958  al 1974”

 “Materia – Spazio – Forma. Il mondo di Alessandro Tagliolini dal 1958 al 1974”è il titolo della mostra che si aprirà il 21 maggio a Palazzo Chigi a San Quirico d’Orcia e che è curata da Carlo Sassetti. La mostra conclude gli eventi dedicati dalla Fondazione allo scultore, paesaggista e studioso dell’arte dei giardini a venti anni dalla scomparsa (Roma 1931 – Pietrasanta 2000) e partiti con due Giornate di Studio Eutopia, sul rapporto fra arte, giardino, paesaggio, uomo e natura. L’esposizione ripercorre i primi quindici anni dell’attività dello scultore, seguendo l’evoluzione della sua ricerca artistica attraverso un percorso di fotografie, di opere, disegni, modelli e filmati. Si apre con una sezione dedicata agli anni romani, dopo il soggiorno formativo in Venezuela e in Messico, con la presentazione di una ricerca indirizzata verso soluzioni plastiche e formali di una scultura integrata con l’architettura, lo spazio aperto e il paesaggio. Sono presenti figure in terracotta, metallo e cemento con influenze dei maestri italiani della prima metà del Novecento ed evidenti rimandi alla scultura arcaica italica e a quella delle culture mesoamericane. Nei primi anni Sessanta le lezioni di Henry Moore, Hans Arp e Fritz Wotruba sono manifeste nelle sagome antropomorfe, scavate e corrose, con i personaggi-veicolo e l’idea di un nuovo Uomo vitruviano proiettato nello spazio siderale.           A partire dal 1966 Alessandro Tagliolini persegue la visione di una scultura pensata per l’aria aperta che colloca nei giardini della città moderna. Grandi sculture/fontane emergono da bacini d’acqua nascosti nel terreno erboso, punti focali di un luogo  che  invita  alla contemplazione. La mostra, ricca di opere realizzate tra il 1958 e il 1974 si conclude con una sezione dedicata al teatro, di cui fanno parte le scenografie sperimentali realizzate con il Gruppo H e con il Centro del Teatro Classico, il “Il De Forma-Mentis”, testo scenico per pantomima e voci recitanti e la coreografia “Dedalus”.