Bastia Umbra: nato il nuovo manifesto del “Cibo Selvaggio 2022” a “Caccia Village”
di Claudio Zeni
Accrescere la consapevolezza sulla qualità, valenza culturale e storico-gastronomica territoriale, oltre che sull’eticità dei prodotti derivati dalla cacciagione e dalla selvaggina: sono questi i temi cardine su cui si basa il Manifesto del Cibo Selvaggio, che nasce dalla discussione che ha coinvolto chef, nutrizionisti, aziende, fondazioni e istituzioni che hanno partecipato all’edizione 2022 di Caccia Village a Bastia Umbra. «Abbiamo voluto portare attenzione sull’importante assist che una filiera certificata di selvaggina cacciata può dare ad un territorio – afferma Chiara Comparozzi curatrice con Andrea Castellani dell’area tematica “Cibo Selvaggio” – sia in termini di ricaduta economica che di benessere per l’uomo e di salvaguardia ambientale. Sdoganare queste filiere da stalli burocratici e da pregiudizi, può solamente portare benefici e questo lo possiamo fare sensibilizzando l’opinione pubblica e la pubblica amministrazione attraverso momenti di confronto come questi». Il dibattito ha reso evidente il ruolo della carne di selvaggina come scelta sana e sostenibile, che rispecchia la normativa in materia di sicurezza alimentare e benessere animale e presenta valori nutrizionali ideali per una corretta dieta. La stesura del manifesto è stata realizzata dopo la conclusione di 3 talk che hanno segnato un percorso di contenuti, testimonianze e proposte per arrivare a definire il documento. I talk hanno visto la partecipazione di esponenti del mondo venatorio, rappresentati del mondo Ho.Re.Ca. associazioni, fondazioni e giornalisti. Ad alternare i talk, cooking show con gli chef Marco Lagrimino*, Paolo Trippini, Giancarlo Polito, Lorenzo Cantoni, Giacomo Ramacci, Roberto Dormicchi (Franchi Food Academy), che hanno presentato al pubblico e alla stampa di settore ricette moderne per portare in tavola carni di selvaggina gustose e dall’alto valore nutrizionale.