San Quirico d’Orcia : domani sabato 6 aprile anche le sale di Palazzo Chigi Zondadari come gli Horti Leonini diventano spazio espositivo permanente

Come gli Horti Leonini e le vie di San Quirico sono palcoscenico “en plein air” di Forme nel Verde, così le sale del secondo piano di Palazzo Chigi Zondadari “Allegoria della Terra”, “Fetonte” e “Minerva scaccia i Giganti”, diventano dimora permanente per le opere che gli artisti chiamati ad esporre nelle varie edizioni della Rassegna, dagli anni 70 ai giorni nostri, hanno donato all’Amministrazione comunale. Sarà inaugurato domani sabato 6 aprile alle ore 11 la Sala espositiva permanente di Forme nel Verde, tappa n. 3 del progetto I Tesori Nascosti nelle sale di Palazzo Chigi Zondadari a San Quirico d’Orcia .  Il percorso museale, sotto l’alta vigilanza della Soprintendenza belle arti e paesaggio delle provincie di Siena, Grosseto e Arezzo, guida il visitatore in un viaggio tra antico, contemporaneo e futuro, in una esperienza immersiva nel mondo dell’arte. Si tratta infatti di un itinerario temporale in cui le opere, eterogenee per tecniche stilistiche e per linguaggi espressivi, sono esposte in ordine cronologico, dalle meno alle più recenti.L’allestimento museografico ha dunque seguito un approccio ed un linguaggio architettonico e di design di interni rispettoso del contesto, tutelando l’involucro, il Palazzo, permeato di storia e arte, rivolgendo un occhio al passato, all’antico. L’installazione adotta un linguaggio contemporaneo attraverso la scelta dei materiali, dei colori e delle forme espositive e si proietta verso il futuro tramite un sistema espositivo flessibile e implementabile nel tempo. Laddove le basi delle opere erano già state realizzate dagli autori sono state mantenute come espressione dell’artista stesso e del suo tempo. Per le opere sprovviste di supporto sono state progettate delle basi ad hoc che, per altezza ed esposizione, esaltino l’opera d’arte e ne permettano una fruizione ottimale. In “Fetonte”, oltre agli originali donati dagli artisti, sono esposti, ove ne era possibile la riproduzione, dei modelli tridimensionali realizzati con stampante 3D, ad imitazione delle opere esposte, per permetterne un’esperienza tattile.