Sansepolcro : dal 7 dicembre al 30 marzo grandi protagonisti dello spettacolo dal vivo. Ambra Angiolini e Arianna Scommegna, il quartetto d’archi ORT Florentia, Eros Pagni, Ottavia Piccolo, Mario Perrotta, Chiara Francini, Giorgio Pasotti, sono alcuni dei protagonisti che calcheranno il palcoscenico del Teatro Dante.

Un viaggio culturale fortemente legato all’oggi, alle difficoltà relazionali e sociali che pongono l’individuo davanti ai propri limiti e alle proprie sfide, in un connubio efficace fra presente e rilettura di testi ed emblemi del passato nella stagione 2021/2022 del Teatro Dante di Sansepolcro, frutto della collaborazione tra Amministrazione comunale e Fondazione Toscana Spettacolo onlus.  “Tra gli eventi culturali quello del Teatro è tra i più attesi dalla nostra comunità – dichiara il sindaco di Sansepolcro Fabrizio Innocenti – Per l’Amministrazione comunale la Cultura rappresenta il centro della ripresa, quindi, sono lieto della ripartenza di uno dei settori più duramente colpiti dalle restrizioni anti Covid”.  Ad aprire la stagione, martedì 7 dicembre (ore 21, come per tutti gli spettacoli), IL NODO di Johnna Adams, con Ambra Angiolini e Arianna Scommegna. In un’aula di una scuola pubblica è l’ora di ricevimento per un’insegnante di una quinta elementare. La maestra è tesa, ha la testa altrove, in attesa di una telefonata che non arriva mai. Al colloquio si presenta inaspettatamente la madre di un suo allievo che alcuni giorni prima è stato sospeso ed è tornato a casa pieno di lividi. È stato vittima di bullismo o forse lui stesso è stato un molestatore. L’unico obiettivo del difficile dialogo è sciogliere il nodo e cercare la verità. Un confronto durissimo tra due donne, che potrà dare un senso al loro dolore, allo smarrimento e al reciproco, soffocante, senso di colpa. Il debutto sulle scene italiane di una giovane e già acclamata drammaturga americana con un testo di grande impatto emotivo.  Martedì 14 dicembre si parte per il viaggio musicale di INCONTRI LATINI. Il quartetto d’archi ORT Florentia ci guida in un percorso che inizia nella Lucca di Luigi Boccherini – tra i maggiori rappresentanti di musica strumentale del Classicismo – che nel 1786 si trasferì a Madrid. Seguiamo le sue orme e ci spostiamo in Spagna, dove troviamo i numerosi lavori alla chitarra flamenca di Joaquin Turina, esponente della nuova scuola musicale spagnola del ‘900. Dalla Spagna attraversiamo l’oceano, direzione Rio de Janeiro, e ci imbattiamo nel brasiliano Heitor Villa-Lobos. Dal Brasile all’Argentina, pronti a gustarci le sonorità tanghere di Carlos Gardel e Astor Piazzolla. E proprio con Piazzolla che torniamo in Italia, alle origini materne del compositore argentino, nella stessa provincia di Lucca, dove il nostro viaggio ha avuto inizio.  A seguire, martedì 11 gennaio,in una scena costruita con videoproiezioni che saranno parte integrante della drammaturgia, Eros Pagni dà corpo e voce a una delle figure più emblematiche deI Promessi Sposi, ne LA NOTTE DELL’INNOMINATO in cui Lucia, preda della disperazione, pronuncia il voto di verginità alla Madonna, mentre l’uomo vive l’angoscia e i rimorsi, assillato da scrupoli mai provati.  Mercoledì 2 febbraio arriva COSA NOSTRA SPIEGATA AI BAMBINI di Stefano Massini.Ottavia Piccolo e i Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo tornano a confrontarsi in scena con le parole di Massini, a dare forma e struttura a un teatro necessario, civile, in cui il racconto dell’etica passa attraverso le parole, i timbri e le azioni di coloro che spesso non hanno voce. Se riuscissimo a spiegare Cosa Nostra come ai bambini, tutto sarebbe diverso. Eppure le parole più semplici, a volte, sono quelle più difficili da trovare, quelle che solo il teatro riesce a dire.  Mercoledì 2 marzo, IN NOME DEL PADRE di e con Mario Perrottache indaga sul presente, per scoprire quanto profonda e duratura è la mutazione delle famiglie millennials e quanto di universale, eterno, resta ancora. Primo spettacolo della trilogia In nome del padre, della madre, dei figli.  Martedì 15 marzo con Chiara Francini e Alessandro Federico: COPPIA APERTA QUASI SPALANCATAdi Dario Fo e Franca Rame porta in scena la psicologia maschile e la relativa insofferenza al concetto di monogamia. Rappresenta uno degli spettacoli più popolari degli anni ottanta in Italia. In Germania ha riscosso un tale successo da essere proposta in ben 30 teatri contemporaneamente.  La stagione si chiude,mercoledì 30 marzo, all’insegna di Shakespeare, con Giorgio Pasotti e Mariangela D’Abbraccio in HAMLET, per la regia di Francesco Tavassi. In tutto il panorama di personaggi Shakespeariani non esiste un eroe più moderno di Amleto: un personaggio dalla psiche profonda e complessa, diversi secoli prima della nascita della psicanalisi. La sua battaglia, prima ancora che col mondo esterno, è interiore e quindi attuale. Amleto è un personaggio dei giorni nostri. Un uomo in attesa di un evento che lo strappi alla sua condizione e lo faccia ripartire.