Sansepolcro: due mesi di lavoro per realizzare il presepe della Società Rionale di Porta Romana nella Chiesa di Santa Marta

 “Tra servi e padroni nasce Gesù”, è questo il titolo del presepe della Società Rionale di Porta Romana che come da tradizione è stato allestito nella chiesa di Santa Marta  a Sansepolcro.Due mesi di lavoro per realizzare questa opera sempre molto attesa dai cittadini. Brunetto Brilli e la moglie Mimma sono parte attiva della realizzazione, assieme ad altri volontari che quest’anno hanno realizzato un’opera che parla di storia e tradizione. Grande la soddisfazione del presidente della società rionale Valentino Borghesi che ha spiegato ai presenti, assieme a Mimma, i dettagli di questa natività che resterà aperta al pubblico fino al 15 gennaio prossimo. Una finestra sul passato che parla non solo della storia del vangelo, ma anche della nostra vallata.  Quest’anno il presepe è ambientato nel Medioevo, l’epoca in cui la società è divisa tra servi della gleba e i signori feudali. Questi ultimi, tra i sec.XI e XII costruirono torri che, arricchendosi di strutture per la difesa, divennero castelli. Anche in questa zona della Valtiberina furono edificati numerosi castelli, costruzioni che sono giunte a noi quasi tutte rimaneggiate o ridotte a ruderi. Qui sono stati ricostruiti quelli di Galbino, Montauto, Montedoglio, Mignano, Brancialino e Castelnuovo.In questi territori, dominati dai feudatari, viveva una moltitudine di servi della gleba, poveri e legati alla terra, venduti con essa e che dovevano inoltre fornire ai signori giornate lavorative e tributi in denaro e in natura. E’ proprio tra questa umile gente che è stata  rappresentata, in un rudere di torre, la nascita di Gesù che ha scelto di vivere come il più povero dei poveri.