Siena: dopo scritte fasciste all’Università; presidio Cgil davanti al Rettorato . Tanti i manifestanti che hanno partecipato
“Fuori i fascisti e gli omofobi dall’Ateneo e dalla città di Siena!” è l’appello dei tanti manifestanti che questa mattina hanno preso parte al presidio organizzato dalla CGIL Siena, guidata da Fabio Seggiani ,dopo l’ attacco neofascista, omofobo e razzista all’interno di un ufficio dell’Università senese (foto) dove lavora una dipendente iscritti al sindacato . Hanno aderito tante personalità istituzionali tra cui l’Assessore Regionale all’Istruzione e alla Memoria Alessandra Nardini, il Rettore dell’Unisi Francesco Frati, moltissime associazioni come l’Anpi e l’Arci, esponenti di diversi partiti e tanti docenti e studenti universitari e associazioni senesi.
“Oggi siamo in tante e tanti a Siena e come istituzione regionale era giusto e doveroso esserci. È bella ed importante la risposta corale che arriva da Siena. La Toscana si conferma terra che affonda orgogliosamente le proprie radici nei valori dell’antifascismo e della Resistenza, della democrazia, della libertà, dove non c’è spazio per odio, discriminazioni, violenze, omofobia, dove è inaccettabile attaccare un sindacato perché i sindacati sono un pilastro della democrazia e purtroppo in questi ultimi mesi sono stati oggetto troppe volte di minacce e intimidazioni”. Lo ha detto l’assessora Nardini, partecipando questa mattina al presidio organizzato dalla Cgil davanti al Rettorato dell’Università di Siena in seguito alle scritte di matrice fascista e omofoba apparse ieri all’interno dell’ufficio di una dipendente dell’Ateneo, iscritta al sindacato e Rsu.“Un episodio davvero molto grave e assolutamente inaccettabile. Siamo qua per esprimere solidarietà alla lavoratrice colpita, al rettore Frati, all’Ateneo tutto, alla Cgil”, ha ribadito l’assessora, che a margine del presidio ha incontrato lo stesso rettore e la lavoratrice, “una persona che all’interno dell’Università e della comunità senese porta avanti quotidianamente nel proprio lavoro e con il proprio impegno i valori distintivi della nostra regione come antifascismo, inclusione, solidarietà e uguaglianza – ha affermato l’assessora – e che probabilmente è stata attaccata perché si volevano attaccare quei valori che noi intendiamo assolutamente difendere e promuovere”.“I luoghi della cultura, del confronto, del dialogo, della democrazia, come l’Università, dove si formano le giovani generazioni – ha sottolineato poi Nardini – non possono e non devono finire al centro di attacchi vili come quello accaduto ieri. Qui si costruisce il futuro della società”. “In Toscana e nel Paese – ha proseguito – non vogliamo ci sia spazio per rigurgiti nazifascisti. Noi siamo la Regione che ha nel proprio stemma il Pegaso alato che fu del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale e i nostri valori sono chiari”.L’assessora ha concluso ricordando l’impegno della Regione sulla cultura della Memoria e contro ogni forma di discriminazione: “Siamo stati la prima Regione a dotarci di una legge contro discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, lo scorso anno alla vigilia del 25 Aprile abbiamo siglato con l’Anpi, le istituzioni universitarie toscane come l’Università di Siena, e tanti altri soggetti, un protocollo di intesa per approfondire lo studio della Costituzione nelle nostre scuole. Crediamo che sia fondamentale un impegno ancora più forte verso le giovani generazioni e che non sia ammissibile nessun silenzio o sottovalutazione rispetto a episodi come quello di ieri”.