Siena : ipotesi “Multiutility” Toscana ; consigliere comunale Valentini (Pd), “il Sindaco De Mossi ha rotto ogni indugio dichiarandosi a favore di una cosiddetta multiutility toscana. Una sorprendente fuga in avanti, non concertata con gli altri Comuni della provincia di Siena, che sembra più ispirata alla voglia di mettersi a sedere nei tavoli più importanti con Firenze e gli altri Capoluoghi invece che ad una equilibrata riflessione”

Dal consigliere comunale del Pd Bruno Valentini riceviamo e pubblichiamo

“Da tempo si parla di una possibile unica grande società pubblica per tutta la Toscana, che gestisca contemporaneamente i servizi idrici, dei rifiuti e dell’energia. A questo proposito, il Sindaco De Mossi ha rotto ogni indugio dichiarandosi a favore di una cosiddetta multiutility toscana. Una sorprendente fuga in avanti, non concertata con gli altri Comuni della provincia di Siena, che sembra più ispirata alla voglia di mettersi a sedere nei tavoli più importanti con Firenze e gli altri Capoluoghi invece che ad una equilibrata riflessione sugli interessi in gioco e sulle istanze del nostro territorio. Non basta aggregare le tante società dei servizi pubblici in una maxi-fusione per ottenere risparmi ed economie di scala che consentano di finanziare i grandi investimenti necessari, contenendo le tariffe per gli utenti. In questo mercato nuotano tanti squali. La storia recente mostra tanti episodi di sterile gigantismo che si sono tradotti in mega società alfine meno efficienti, con aumento dei costi dei servizi. In effetti un territorio come la provincia di Siena, che ha uno dei più bassi indici di densità demografica d’Italia, avrebbe bisogno di ingenti investimenti che almeno in teoria sarebbero meglio supportati da società di dimensione maggiore. Sarebbe, però, un salto nel buio se non avessimo preventivamente solide garanzie sul controllo effettivo sulla nuova società, che ci assicuri di non finire schiacciati dagli interessi delle città maggiori e di mantenere un collegamento dal basso, che tende ad allentarsi quanto più le centrali decisionali si allontanano dai Comuni. La Toscana ha i requisiti per dotarsi di una società controllata dagli Enti Locali toscani invece che essere terra di scorribande di colossi spregiudicati e di altra provenienza, ma occorre fare molta attenzione al futuro di servizi il cui funzionamento ed il cui costo condizionano la vita di famiglie ed imprese, che si aspettano che il loro Comune mantenga la possibilità di decidere ed influire su attività così essenziali. Per questo, il mio parere personale è che De Mossi farebbe bene a portare le sue idee entro il perimetro dei Comuni senesi prima di sbilanciarsi, perchè rischia di portare Siena su un binario morto.”