Siena: verso un Fondo immobiliare ad apporto pubblico.Il Comune ha accettato la proposta del Movimento Per Siena

Dal Movimento “Per Siena” di Pierluigi Piccini riceviamo e pubblichiamo

“ La creazione di un fondo immobiliare ad apporto pubblico sarà un progetto fondamentale del Comune di Siena. Lo ha confermato il sindaco De Mossi nell’ultima seduta del Consiglio comunale : la maggioranza ha fatto propria la proposta del Movimento Per Siena. Sarà, dunque, attivato uno strumento innovativo, che consente di utilizzare gli immobili come leva finanziaria, grazie anche ad obbligatori sostegni economici statali. In pratica, l’apporto di un immobile al fondo comporta un finanziamento diretto, pari alla metà del valore, da parte della Cassa depositi e prestiti. Questa messa a reddito del patrimonio immobiliare può generare sinergie operative, persino con finalità culturale o sociali, oltre ovviamente alla finalità principale, ovvero un recupero a fini economici, o abitativi, pensando anche a un ritorno dei senesi in città. “Il fondo immobiliare – ha osservato Pierluigi Piccini in Consiglio comunale – sarà un volano per l’economia locale, darà autonomia finanziaria al Comune. Di fatto, con i dovuti distinguo, sarà un sorta di piccola banca”. La delibera sull’alienazione dei beni immobiliari, quindi, va intesa come una normale prassi di messa a bilancio di un valore economico. Così, secondo il sindaco, va intesa la delibera sulle dismissioni del patrimonio immobiliare inutilizzato, in gran parte da destinare al futuro fondo. Quanto agli immobili destinati ai servizi, ci sono emergenze da affrontare come quella della scuola Monna Agnese. “In casi come questo – ha aggiunto Piccini – occorre un accordo con la Provincia, proprietaria dell’immobile”. I fondi immobiliari, tra l’altro, possono essere “aperti”, coinvolgendo altri enti pubblici o il Monte dei Paschi, non solo il Comune. Le opportunità, come si vede, sono ampie, per un progetto che può fare la differenza per uno sviluppo dell’economia cittadina. Intanto sono partite esperienze interessati sui fondi ad apporto pubblico, come quella del Comune di Venezia.