Sinalunga: la centenaria Fiera alla Pieve  promuove il territorio e celebra le tradizioni dal 5 all’8 e il 12-13 Ottobre

Dedicata alla Madonna del Rosario, la centenaria Fiera alla Pieve di Sinalunga nei primi del 900 richiamava in Valdichiana tantissimi mezzadri che arrivavano a Sinalunga per la compravendita di bovini, cavalli e bestiame. Negli anni la Fiera alla Pieve ha sempre saputo adattarsi ai cambiamenti culturali e temporali, fino ad arrivare all’epoca moderna che, grazie ai suoi prodotti, all’offerta commerciale e culturale, continua a richiamare sul territorio visitatori, curiosi e avventori da ogni parte d’Italia.  Attualmente la Fiera alla Pieve offre quasi 600 banchi di prodotti differenti e varie tipologie di merci, la mostra di razza chianina che, oltre a ricostruire la storicità dell’appuntamento, è divenuta negli anni un punto di incontro e di scambio di esperienze per mettere le basi a nuovi progetti in grado di tutelare, valorizzare e promuovere il territorio. Lo scopo del Comune di Sinalunga, organizzatore dell’evento insieme alle associazioni locali e ai privati, oltre a rinnovare la tradizione per i suoi cittadini, è quello di promuovere il territorio, i prodotti tipici e dare una decisa spinta al tessuto economico di Sinalunga, il quale nell’ultimo anno ha avuto un forte incremento di attività commerciali e artigianali.  Sinalunga dunque è pronta, dal 5 all’8 Ottobre e dal 12 al 13 Ottobre, ad accogliere la nuova edizione della sua storica manifestazione con un ricco programma di appuntamenti ed eventi che non solo celebrano la tradizione, la storia e la cultura del territorio, ma grazie alla mostra-mercato merceologica, all’esposizione di razza chianina, agli spettacoli, allo street food e all’immancabile luna park sottolineano la centralità del territorio come luogo nevralgico di progettazione e sviluppo economico. Anche l’edizione 2024 si snoderà nel suo tradizionale percorso con Viale Trieste che sarà il cuore pulsante delle attività e degli spettacoli, il parcheggio della stazione (Piazza S. Guerri) dove troverà spazio la Fiera dell’Agricoltura con la mostra interprovinciale della Chianina e prodotti tipici e il luna park che si svilupperà nella zona via Ginsburg e Pier Paolo Pasolini. Come tutti gli anni, poi, la Fiera alla Pieve, oltre a promuovere il territorio e i suoi prodotti, ha una valenza sociale e tramite una raccolta fondi sostiene realtà importanti e associazioni impegnate in progetti specifici. Quest’anno una parte del ricavata della cena di beneficenza inaugurale dell’evento verrà devoluto alla Fondazione Casa Marta di Firenze per la ristrutturazione e la riconversione in una struttura che ospiterà l’Hospice Pediatrico Casa Marta, a pochi metri dall’ospedale pediatrico Meyer. Casa Marta di Firenze è il centro di riferimento delle Cure Palliative Pediatriche in Toscana destinato ad accogliere bambini e bambine con patologie croniche-complesse. Contribuendo alla realizzazione di Casa Marta, la Fiera alla Pieve aiuterà i bambini, le bambine e le loro famiglie a trascorrere il periodo di passaggio dall’ospedale al ritorno a casa in un ambiente sicuro, protetto e dotato di tutte le attrezzature necessarie. “Con grande piacere – ha detto il sindaco Edo Zacchei. accogliamo anche quest’anno la nostra “Fiera alla Pieve”, la manifestazione più importante del territorio, l’evento che per noi sinalunghesi sancisce il passaggio dalla stagione estiva a quella autunnale. La Fiera alla Pieve è attesa per mesi perchè rappresenta una delle tradizioni più consolidate e fa parte della nostra cultura e del vivere la nostra comunità, i suoi eventi e le sue tradizioni. Una manifestazione che si è evoluta, si è adattata e ha resistito a tutti i mutamenti  sociali ed economici che si sono avvicendati nel corso dei secoli. Ancora oggi, pur guardando al futuro, la Fiera significa riscoprire e apprezzare ogni anno le radici della gente di Sinalunga e della Valdichiana, quella ruralità che infondo abbiamo ancora dentro, che ci fa guardare questi nostri splendidi territori con una sempre maggiore sensibilità per la cura e salvaguardia di questo grande patrimonio ambientale ricchissimo di tradizioni. Parlando di tradizioni ci tengo a sottolineare ancora le lontane origini religiose legate ai festeggiamenti della madonna del Rosario. Poi ci sono le tipicità enogastronomiche, dai pici all’aglione, al vino, all’olio, ma apprezzamento va al grande lavoro di valorizzazione del “Gigante Bianco” , la maestosa razza chianina, mezzo di lavoro fino oltre la metà del secolo scorso ed oggi una delle massime espressioni di carni di qualità conosciuta in tutto il mondo”.