Stop al progetto Acea a Chiusi: comitati “Aria”, “Il Riccio” e “Il Bersaglio”, “la vicenda carbonizzatore si chiude con la vittoria dei cittadini che non sono stati al gioco delle decisioni prese sopra le loro teste. I cittadini di questi territori non daranno più deleghe in bianco a chicchessia”
Dal Comitato A.Ri.A.(Azione per il Rispetto dell’Ambiente) di Chiusi,dall’ Associazione Gruppo Ecologista “Il Riccio”di Città della Pieve e dall’ Associazione “Il Bersaglio” di Montepulciano riceviamo e pubblichiamo
“La vicenda carbonizzatore si chiude con la vittoria dei cittadini di Chiusi e degli altri comuni limitrofi di Città della Pieve, Cetona, Montepulciano, Chianciano, Sarteano e Fabro che hanno detto no ad un’operazione sciagurata. Ideata a Firenze con i buoni uffici del consigliere regionale Stefano Scaramelli, a cui ha dato attuazione il sindaco di Chiusi Bettollini con la frettolosa e solerte vendita del terreno senza curarsi di capire cosa si stava mettendo in casa. Si sa l’appartenenza partitica passa sopra a tutto. E a tutti!! Ma i cittadini di questi territori non sono stati al gioco delle decisioni prese sopra le loro teste e hanno detto no al carbonizzatore. Il merito di questo risultato va in prima battuta ai 2.500 cittadini dei 6 comuni che hanno firmato la petizione che chiedeva lo stop all’operazione. Solo dopo quelle 2.500 firme la “politica” si è mossa realmente. Fino a quel momento solo chiacchiere. Il ringraziamento va poi a tutti gli altri cittadini (oltre 4.000) che, compresa l’importanza e la pericolosità dell’operazione, hanno sostenuto i Comitati, dando ciascuno il proprio contributo ad un’azione sempre più incisiva. Un grazie particolare va ai tecnici e avvocati che, durante l’Inchiesta Pubblica, hanno permesso di far emergere in modo inequivocabile l’inconsistenza tecnica del progetto e le sue tanto sbandierate virtù ecologiste e ambientali. Infine, se non stupisce la forsennata corsa del Sindaco Bettollini a rivendicare i meriti di questo epilogo, meraviglia e ci indigna l’atteggiamento degli organi di informazione che stanno dando una rappresentazione distorta e fuorviante di tutta la vicenda, relegando i cittadini a meri spettatori se non addirittura a inconsapevoli strumenti manipolati. Questa vicenda segna uno spartiacque: nulla sarà come prima. I cittadini di questi territori non daranno più deleghe in bianco a chicchessia. I cittadini di questi territori rivendicano, difendono e faranno sempre valere il loro diritto a prendere parte alle decisioni sul loro futuro e quello delle nuove generazioni in modo informato, consapevole e tempestivo”.