Torrita di Siena: interrogazione gruppo consiliare “Torrita Bene Comune” per chiedere se l’amministrazione ritenga di porre in atto “misure concrete, finalizzate alla tutela dell’ ambiente e principalmente dei centri storici di Torrita e Montefollonico, attuando provvedimenti coordinati che, pur nel rispetto della vita di questa specie animale, siano finalizzati al contenimento numerico della popolazione dei piccioni”
Il gruppo consiliare di opposizione di Torrita di Siena “Torrita Bene Comune” ha presentato una interrogazione per chiedere se l’amministrazione ritenga di porre in atto misure concrete, finalizzate alla tutela dell’ ambiente e principalmente dei centri storici di Torrita e Montefollonico, attuando provvedimenti coordinati che, pur nel rispetto della vita di questa specie animale, siano finalizzati al contenimento numerico della popolazione dei piccioni. Nel documento si fa presente che la popolazione dei piccioni di città è “estremamente diffusa nei nostri centri storici ed i disagi da essa provocati, oltre ai danni alle strutture, ed i rischi sulla salubrità dell’ ambiente, sono sotto gli occhi di tutti” e che “esiste la necessità impellente di un contenimento di questa popolazione che, superato un certo limite di densità territoriale, rappresenta un danno per tutti”. Per il gruppo consiliare “ l’intervento deve essere compatibile con le necessarie norme di rispetto della specie animale.”. “I loro escrementi sono un problema per l’igiene urbana, in generale, dati i potenziali rischi sanitari per gli esseri umani e gli animali domestici, oltre che per la tutela, la conservazione e la valorizzazione dei centri storici. In alcuni paesi europei ed in alcuni particolari contesti, quali scuole, ospedali, aziende alimentari, vengono considerati infestanti, al pari di topi e ratti.”. Secondo il gruppo di opposizione “ le campagne finalizzate al raggiungimento dello scopo, non necessitano di una sola modalità di intervento correttivo, ma di un’integrazione di azioni mirate. Che la prima di queste azioni, è la dissuasione dal nutrirli attraverso granaglie o altri alimenti distribuiti dai cittadini, ma questa, riteniamo sia una consuetudine legata ai flussi turistici nelle grandi città; tuttavia, sia pure in misura minore, può presentarsi anche nei piccoli centri e comunque, nell’ambito di una adeguata campagna di prevenzione ed informazione, aggirabile attraverso apposite campagne informative ed Ordinanze comunali. Utili possono essere i dissuasori meccanici, sul genere di reti, spilli, ecc. ecc., da posizionare sui monumenti e nei centri storici; essi non sono pericolosi per i volatili e sono di costo moderato. Pochi di questi dispositivi sono stati predisposti nel comune di Torrita e qualora lo siano stati, risultano posizionati con modalità poco efficace, perché gestita in autonomia dal singolo cittadino, per lo più inesperto. Utili poi le reti posizionate nelle aperture dei campanili, delle nicchie e nei cortili, nelle balconate, nelle torri e nei campanili.Altra modalità è quella di ridurre i cosiddetti buchi pontai, numerosi nei nostri centri storici, residui degli antichi innalzamenti degli edifici, quali appoggio per ponteggi di costruzione, i quali non vanno chiusi completamente, perché possono essere sede di nidificazione di altre specie non nocive, quali rondoni o pipistrelli. Utile anche il trattamento pluriennale con mangimi antifecondativi, che oltre ad essere efficace, è ecologicamente sostenibile, non tossico per gli animali e con effetto, reversibile. Che quest’ultimo richiede però una gestione pubblica, in quanto comporta l’acquisto del mangime, l’affidamento ad un servizio per la distribuzione (eventuale coinvolgimento di associazioni di volontariato), mangiatoie automatiche.Anche l’utilizzo di rapaci gestiti da falconieri, che spaventano con voli periodici ed allontanano i piccioni, richiede interventi ripetuti e con onerosità economica difficilmente quantificabile.”