Toscana : attrazione investimenti ; presidente Giani ,” la regione tra le prime in Italia, grazie a strategia efficace”
Una regione dinamica, aperta verso l’esterno. Una delle prime in Italia sul fronte dell’attrazione degli investimenti e questo anche grazie al fatto di essere stata, la Toscana, una delle prime ad essersi dotata, a partire dal 2010, di una struttura dedicata a tale scopo. Si è tenuto oggi a Firenze l’Annual Meeting di Invest in Tuscany, tradizionale appuntamento organizzato per analizzare e condividere previsioni, obiettivi e strumenti del settore.“Tra gli obiettivi immediati – ha detto il presidente Eugenio Giani nel corso del suo intervento – vorrei sottolineare il bando di prossima apertura in ricerca e sviluppo per l’attrazione di investimenti. Si tratta di un nuovo bando sperimentale, complementare ad altre misure, messo a punto dialogando con Confindustria e altre associazioni, con l’obiettivo di portare nuove attività di ricerca in Toscana e favorire l’insediamento di nuove attività. Si parte con una dotazione di 5 milioni di euro di fondi europei che potrà salire a 10 milioni di euro ed è una scommessa per avere uno strumento in più con cui dialogare e attirare nuovi investitori sul territorio o favorire anche imprese che hanno già qui l’attività produttiva e potrebbero aggiungere la funzione della ricerca. Sarà fondamentale la collaborazione con altri soggetti per diffondere la cultura dell’attrazione, mappare le opportunità nel territorio, creare competenze e favorire il radicamento delle imprese e la valorizzazione delle competenze degli addetti. Stiamo inoltre studiando – ha aggiunto – altre misure come la mappatura di aree industriali dismesse, per favorire l’insediamento di nuove imprese senza aumentare il consumo di suolo, la creazione di un gruppo di lavoro interdirezionale, per velocizzare e semplificare il rapporto tra imprese e Regione e la messa a punto di ‘pacchetti’ di incentivi multimisura che supportino i nuovi insediamenti relativamente a costi di insediamento, ricerca e sviluppo, formazione del personale. Con un possibile punto di approdo di questo lavoro: dotarsi di una legge specifica sull’attrazione, così come fatto in tempi recenti da altre Regioni”.
Alcuni dati
Secondo uno studio del 2022 commissionato da Invest in Tuscany a SVIMEZ sulla valutazione dell’impatto delle multinazionali in Toscana, quelle estere, pur rappresentando un insieme molto piccolo rispetto al totale (meno del’1% delle unità locali complessive), occupano il 6,9 degli addetti totali e contribuiscono al 19,5% del valore aggiunto totale. Sempre secondo SVIMEZ la presenza delle multinazionali in Toscana attiva circa il 13% del PIL regionale tra effetti diretti, indiretti e indotti. er la banca dati Crossborder di Bureau van Dijk, nel periodo 2017-202