Toscana: bilancio ; consiglio regionale approva a maggioranza il Nadefr. A favore 22 consiglieri del Pd, contro 13 consiglieri di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e M5S. Italia Viva non ha partecipato al voto

Il Consiglio regionale della Toscana , con 22 voti a favore (Pd) e 13 contrari (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Movimento 5 stelle) ha approvato il Nadefr (Nota di aggiornamento al Documento di economia e di finanza). Italia Viva non ha partecipato al voto. Approvati anche due emendamenti del presidente della Regione, Eugenio Giani, che introducono l’aumento dell’addizionale regionale Irpef e la destinazione delle risorse ottenute alla sanità e ai ristori per gli alluvionati. Sono stati votati dai gruppi con la stessa espressione sul Nadefr. Prima di procedere al voto , il primo che compone il pacchetto della Manovra di Bilancio della Regione (che prevede anche la legge di stabilità 2024, il collegato alla legge di stabilità e il Bilancio di previsione  2024 – 2026), si sono susseguite le dichiarazioni di voto dei capigruppo, che hanno riguardato il pacchetto complessivo degli atti.Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli, ha annunciato il voto contrario alla Manovra di Bilancio della Regione. “Il presidente Giani – ha detto – ha fatto capire che lo sbilancio sanità sia addirittura più alto di quello di cui oggi parliamo e questo è preoccupante”. “C’è un imbarazzo in quest’Aula che non avevo mai visto – ha dichiarato Marco Stella (Forza Italia) –. Quello che emerge oggi è più tasse per tutti e meno servizi per tutti. Al limite si potranno mantenere gli stessi servizi di prima. Della task force non c’è bisogno, guidate questo sistema sanitario da 25 anni”. “Dall’opposizione abbiamo fatto proposte di ogni tipo, non è vero che non sono arrivati contributi dalle opposizioni”, ha dichiarato la capogruppo Elena Meini (Lega), che ha posto l’attenzione sui “contributi a pioggia assegnati attraverso le variazioni di Bilancio: la somma arriva a una cifra pari a 120milioni di euro: avremmo potuto evitare l’aumento delle tasse. Anche con la lotta agli sprechi: quanti contributi abbiamo dato alle società partecipate per coprire buchi? Sono molto dispiaciuta dall’atteggiamento di Italia viva – ha concluso la capogruppo –: speravo ci fosse più coraggio, che ci fosse un segnale chiaro. Noi abbiamo detto no alle tasse. È il momento di tornare al voto”. Dopo l’intervento di Meini, i consiglieri della Lega, dai banchi dell’opposizione, hanno esposto uno striscione con la scritta “Giù le mani dalle tasche dei toscani”, un gesto che il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, ha dichiarato “inammissibile”.Le dichiarazioni di voto sulla Manovra sono poi riprese con la capogruppo del Movimento 5 stelle, Irene Galletti secondo cui, “quest’Aula è stata calpestata, perché non si può discutere un bilancio in sei giorni. È una modalità di discussione che ci impedisce anche di presentare atti collegati adeguati”. Ha chiuso annunciando il voto contrario e dicendo che “questi 200milioni non sistemeranno la sanità toscana”.Il capogruppo del Pd, Vincenzo Ceccarelli, ha invece annunciato il voto a favore sulla Manovra di Bilancio, “per i suoi contenuti e, al di là del tema sanità, chiedendo di correggere in corso d’opera alcuni capitoli”. Ha poi aggiunto: “Ci viene detto che si può ottenere collaborazione se diciamo dove si mettono le risorse. Siccome la nostra sanità ha un valore riconosciuto dalle agenzie, anche quelle governative, diciamo che i soldi li mettiamo dove mancano: per sopperire all’erosione del Fondo sanitario nazionale, per fronteggiare gli aumenti del costo dell’energia, per sopperire al mancato payback e per altre mancanze che derivano dai tagli del governo”.  Ceccarelli ha aggiunto che, “al netto di questo, la nostra sanità va migliorata e efficientata. Noi diciamo più sanità per tutti, e infatti garantiamo più servizi di tutte le altre Regioni”. Riguardo ai rapporti interni alla maggioranza, Ceccarelli ha spiegato che “Italia Viva fa le sue scelte e non è in grado di mandare a casa la maggioranza, ma può dire dove collocarsi, ma io auspico che ci sia collaborazione”. Stefano Scaramelli (Italia viva) ha risposto subito al capogruppo del Pd Ceccarelli: “C’è stata una discussione franca, dove i toni non hanno mai superato quelli del rispetto reciproco in un confronto serrato. Di fatto abbiamo mantenuto ferme le nostre posizioni. Noi stiamo là, dove abbiamo fatto un accordo di programma che prevedeva alcune questioni. Non voteremo questo incremento delle tasse – ha proseguito – perché non lo condividiamo nel metodo, nel merito, ma anche nella gradualità”. Scaramelli ha confermato che “siamo distanti, ma ho visto segnali di avvicinamento. C’è un impegno, che non so se si tradurrà in un ordine del giorno, vengo da una scuola di partito per cui una stretta di mano fa fede a quell’impegno: se le risorse per cui combattevamo arriveranno, verranno destinate complessivamente alla riduzione di quell’aumento che oggi i colleghi del Pd si assumono la responsabilità di dover fare, non contro sé stessi – ha affermato –, né contro i toscani, ma a tutela del presidente Giani”. Italia viva, ha  concluso ancora Scaramelli, proponeva “di attendere prima di prendere questo provvedimento, saremmo stati disponibili nei mesi prossimi, qualora il Governo Meloni avesse costretto la Regione Toscana a farlo”.