Toscana; comuni sorgivi; consigliere regionale Petrucci (Fdi), “la proposta di risoluzione approvata in Consiglio regionale, che prevede una sorta di canone di risarcimento nei confronti dei comuni sorgivi, deve essere soltanto un primo passo. I comuni montani devono essere sostenuti anche con norme speciali, le specificità territoriali devono essere salvaguardate”

I comuni sorgivi, che sono fondamentalmente i comuni montani, hanno la necessità di essere sostenuti. Riteniamo che la proposta di risoluzione approvata in Consiglio regionale che prevede una sorta di canone di risarcimento nei confronti dei comuni che possiedono le sorgenti d’acqua debba essere soltanto un primo passo. Come Fratelli d’Italia riteniamo che sia giusto e necessario un contributo di soggiacenza per i comuni montani dove sorge l’acqua” , lo ha dichiarato il Consigliere regionale di Fdi Diego Petrucci.  “Pensiamo soltanto se nei comuni montani ci fossero giacimenti di petrolio o miniere d’oro, evidentemente quei territori avrebbero da quelle attività una risorsa economica importantissima. Le sorgenti d’acqua sono anche più importanti di oro e petrolio anche alla luce del clima siccitoso che sempre più si sta imponendo anche in Italia e Toscana. Le attività imprenditoriali e famiglie pagano una bolletta al gestore della risorsa idrica, riteniamo che una parte di quella tariffa dell’acqua, una sorta di “royalty”, debba andare a vantaggio dei comuni montani nei cui territori si trovano le sorgenti. Le specificità territoriali devono essere salvaguardate anche con norme speciali”, ha sottolineato Petrucci secondo cui “un comune di montagna, che ha 900 o 1000 abitanti, non può soggiacere alla stessa legislazione di un comune cittadino che ha mille abitanti in una sola via”.