Toscana: interrogazione consigliere regionale Casucci (Lega) per chiedere quali azioni la Giunta regionale intenda assumere “ circa le emissioni di fumi, odori nauseabondi e spargimenti di polveri provenienti dalla ditta Microgomma Energia Montepulciano”

“Che azioni ha attivato per verificare il rispetto del Decreto dirigenziale 11630 del 27 luglio 2020 con cui l’amministrazione regionale ha diffidato la Ditta Microgomma Energia SrL a provvedere ad eliminare le non conformità ed a risolvere le criticità rilevate dal dipartimento ARPAT di Siena, nel rapporto n. 0038741 del 11 giugno 2020; se intenda aumentare i controlli da parte dei ARPAT nei confronti della società Microgomma Energia SrL al fine di garantire il rispetto dell’autorizzazione rilasciata; se intenda, qualora le criticità nelle premesse richiamate dovessero perpetuarsi, revocare l’autorizzazione ambientale”: queste le domande contenute nell’interrogazione presentata dal consigliere regionale della Lega Marco Casucci al presidente e alla giunta regionale, prendendo lo spunto da un esposto presentato dall’associazione “Montepulciano terra nostra”. Nel documento Casucci ricorda che “ l’azienda in oggetto tratta rifiuti costituiti da pneumatici fuori uso e gomme” e che “il conferimento dei rifiuti deriva, in massima parte, dalla convenzione con il consorzio Ecopneus. Una quota residuale dei conferimenti invece, circa il 10%, proviene da privati. Le operazioni di recupero sono esclusivamente di tipo fisico meccanico, come previsto dall’autorizzazione.  Le attività di recupero possono essere complete o parziali. E’ inoltre autorizzata la messa in riserva dei rifiuti”. L’interrogazione poi fa presente che “i  prodotti in uscita dal processo, ai sensi della norma UNI-CEN 14243/2010, sono costituiti prevalentemente da polverino e Granulo G1, in quantità residuale Granulo G2 e Granulo G3” , sottolinea le modifiche apportate e autorizzate e si sofferma sul fatto che “ l’insediamento è sito in prossimità della sponda sinistra del Torrente Salarco ed occupa un’area di circa 9.800 m 2. Nella zona in cui si trova l’azienda sono presenti anche alcune abitazioni e attività agricole oltre ad insediamenti industriali. Le aree dove avvengono le lavorazioni sono interamente pavimentate, e considerato che, come sopra riportato, il processo di trattamento meccanico non necessita di acque di processo o altri additivi, le lavorazioni non danno origine ad acque reflue industriali. Le acque meteoriche dei piazzali sono trattate in due impianti e lo scarico, autorizzato, recapita in acque superficiali. Gli stoccaggi dei rifiuti in ingresso costituiti da gomme e pneumatici avvengono sui piazzali all’interno di setti in cemento armato; i rifiuti derivanti dalle lavorazioni sono anche essi stoccati all’interno di setti o big-bags. E’ presente un sistema di bagnatura dei cumuli di polverino prodotto dalla triturazione delle gomme”. Quindi Casucci ricorda che “con Decreto dirigenziale 11630 del 27 luglio 2020 l’amministrazione regionale ha diffidato la Ditta Microgomma Energia SrL a provvedere ad eliminare le non conformità ed a risolvere le criticità rilevate dal dipartimento ARPAT di Siena, nel rapporto n. 0038741 del 11 giugno 2020; il Rapporto di ispezione ambientale realizzato da ARPAT e sopra richiamato, evidenzia, a titolo di esempio, quanto segue:per quanto concerne lo scarico dell’impianto di trattamento, sebbene al momento del sopralluogo non vi fosse uno scarico attivo, sono state osservate evidenti segni ed un solco sul suolo di uno scorrimento e trascinamento attivo nel tempo. Di fatto il tubo che convoglia i reflui risulta interrotto sull’argine del torrente dando origine, in presenza di reflui, ad uno scarico sul suolo, anziché in acque superficiali come autorizzato;in merito alle emissioni convogliate, il sistema di abbattimento costituito da filtri a maniche presenta criticità in quanto le maniche presentano strappi che permettono la fuoriuscita di polveri e materiali denotando la mancata manutenzione;non sono presenti sistemi idonei al campionamento delle emissioni come previsto dalla vigente normativa e come contenuto nelle prescrizione AUA; l’altezza dei cumuli di granulato di gomma, in stoccaggio, supera quella della recinzione esistente determinando la possibilità di dispersione di materiali in presenza di vento o altri eventi atmosferici; che il  30 giugno scorso alcuni cittadini hanno presentato un esposto presso la Procura della Repubblica di Siena riguardante le emissioni di fumi, odori nauseabondi e spargimenti di polveri nere, nell’aria e nei terreni, provenienti, ragionevolmente, dall’impianto di macinazione dei pneumatici fuori uso”. Infine Casucci avverte che “ l’associazione “Montepulciano terra Nostra” ha evidenziato come, nonostante la diffida dell’amministrazione regionale, siano ancora riscontrabili tracce permanenti e continue di polverino, rumorosità e cattivi odori soprattutto a ridosso delle limitrofe abitazioni; peraltro insistono cumuli di materiali di lavorazione completamente esposti e privi di qualsiasi barriera di contenimento o copertura”.