Toscana : la regione finanzia con 7,5 milioni di euro il recupero di 32 edifici storici e di pregio. Tra i progetti ammessi quelli di Montalcino, Lucignano ,Sinalunga, Rapolano, Santa Fiora , Siena. Torrita di Siena, Chianciano e Poppi 

 Da Villa la Magia di Quarrata al museo civico di Barga passando per la Fortezza di Montalcino. Sono solo tre dei 32 gioielli del patrimonio storico e di pregio che la Regione riqualifica e rende di nuovo fruibili con il bando ˝Interventi di riqualificazione” rivolto agli enti locali della Toscana, finanziato con 7 ,5 milioni di euro.“Recuperare edifici storici significa far sì che la comunità si riappropri di angoli di bellezza che le appartengono e che il territorio possa contare su testimonianze materiali di grande pregio, che ne rafforzano identità e attrattività” sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani. “Per questo – aggiunge – la Regione ha finanziato questo bando. E sono felice che abbiano aderito in molti Comuni, perché i beni culturali fanno parte di una memoria storica che non dobbiamo essere disposti a perdere” . Cinquantuno sono state le domande presentate: 48 sono state dichiarate ammissibili, mentre tre non lo sono state per mancanza dei requisiti previsti dal bando stesso.Tra gli interventi, 32 quelli ammessi a finanziamento, situati in nove diverse province della Toscana.  Di questi, 27 sono edifici di cui potranno godere i cittadini per fini culturali e aggregativi mentre cinque sono finalizzati all’uso istituzionale.Ci sono ville e fortezze, chiostri e porticati, palazzi pretori, edifici storici ed antiche aree industriali dismesse.Gli altri progetti ammessi a finanziamento, dal sesto al trentaduesimo posto, riguardano Lucignano, Sinalunga, Seravezza, Caparaia Isola, Sesto Fiorentino, Lucca, Filattiera, Volterra, Santa Maria a Monte, Capannoli, Rapolano Terme, Bientina, Fosciana, Siena, Capanori, San Marcello Piteglio, Pescaglia, Pratovecchio Stia, l’Unione dei Comuni della Valtiberina toscana, Santa Fiora, Minucciano, Buti, Palaia, Torrita di Siena, Chianciano Terme e Poppi. Alla consegna dei lavori la Regione metterà a disposizione dei Comuni la metà del finanziamento concesso, un altro 30 per cento in corso d’opera appena rendicontata la spesa corrispondente all’anticipo e il resto a collaudo ultimato.