Toscana : “Piano rifiuti”; capogruppo regionale Elisa Montemagni (Lega), “un’informativa tutta da riscrivere per assenza di dati aggiornati ed adeguate risposte all’appello pubblico sul delicato tema”

Sa Elisa Montemagni, Capogruppo in Consiglio regionale della Lega, riceviamo e pubblichiamo

“L’Informativa propedeutica al nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti e delle bonifiche, da noi ovviamente analizzata, pur non essendo stati presenti in Aula durante l’esposizione dell’Assessore, per motivazioni già esaustivamente esposte è tutta da riscrivere, in quanto mancano le informazioni inerenti i risultati dell’avviso pubblico. Come è ormai noto la Giunta regionale, al contrario di quanto è stato fatto negli anni passati, invece di pianificare gli impianti necessari, divisi per singoli ambiti, alfine di rendere il ciclo dei rifiuti completo, ha fatto un appello alla società civile attraverso un avviso pubblico delegando quindi i privati a presentare proposte impiantistiche finalizzate a garantire il recupero o smaltimento dei rifiuti. Nel citato documento, però non vi è traccia dei risultati ottenuti e non si informa neppure il Consiglio della proroga che la Giunta ha fatto dello stesso appello pubblico, che invece di concludersi a gennaio scadrà il 15 marzo prossimo; il tutto è talmente lacunoso, dunque, che lo stesso Pd ha chiesto all’Assessore Monia Monni d’informare periodicamente il Consiglio sui successivi sviluppi.  Ma ciò che riteniamo davvero inaccettabile  è che non vi sia nessun accoglimento degli indirizzi approvati dal Consiglio regionale in merito ai termovalorizzatori. Infatti mentre la Giunta regionale continua a dire un No ideologico a nuovi impianti di recupero energetico da rifiuti, il Consiglio aveva invece impegnato la stessa amministrazione regionale a lasciare aperta la possibilità, qualora non vi fossero alternative concrete praticabili, anche a questa tipologia d’impianti.  Se c’è un approccio ideologico le conseguenze possono essere pertanto drammatiche per i cittadini toscani, che già oggi, per un’atavica carenza impiantistica, hanno le tariffe tra le più alte d’Italia, senza dimenticare, tra l’altro, che gli stessi rifiuti vengono trasferiti in altre parti del nostro Paese.Non possiamo quindi accettare né che gli indirizzi del Consiglio regionale siano solo carta straccia per la Giunta, né una Informativa senza una parte strategica per il ciclo dei rifiuti e cioè un’adeguata dotazione a livello impiantistico per tale scopo.”