Toscana: rinnovo concessioni geotermiche ; Presidente Giani ha incontrato i comitati dell’Amiata, della Val d’Orcia e della Maremma che hanno confermato le loro preoccupazioni per le ricadute economiche e ambientali. Nuovo incontro il 13 febbraio ad Abbadia San Salvatore
Di Stefano Magi
Una delegazione di 14 rappresentanti dei movimenti dell’Amiata, della Val d’Orcia e della Maremma è stata ricevuta ieri a Firenze dal Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, quindi pochi giorni dopo la firma, il 31 gennaio, dell’accordo per il rinnovo delle concessioni geotermiche a Enel per i prossimi vent’anni. Durante il confronto, il Presidente Giani ha ribadito il ruolo della geotermia come fonte energetica importante per la Toscana, sottolineando di non voler imporre progetti laddove non fossero sostenibili e dichiarandosi aperto ad ascoltare suggerimenti. Tuttavia, i rappresentanti dei movimenti si interrogano su quali siano i reali margini di trattativa, considerando che il 17 febbraio l’accordo sarà deliberato dalla giunta regionale. Da anni associazioni e cittadini chiedono di fermare l’espansione delle centrali geotermoelettriche nell’area amiatina, evidenziando criticità legate alle emissioni inquinanti, che i filtri AMIS trattengono solo in parte, e agli effetti sulla salute. Anche lo studio InVetta non ha fornito rassicurazioni in merito. Tra le richieste urgenti vi è inoltre la definizione del bilancio idrico, atteso da oltre vent’anni, per valutare l’impatto sul principale acquifero del Centro Italia e sulle acque termali. Nel Piano Energetico Regionale del 2015, la Regione Toscana aveva fissato a 100 MW il limite oltre il quale la compatibilità socio-economica e ambientale sarebbe stata compromessa. Oggi la potenza installata ha già raggiunto i 121 MW e sono previste due nuove centrali per ulteriori 60 MW con cinque impianti in fase di valutazione. All’incontro erano presenti anche imprenditori agricoli e residenti, che hanno espresso preoccupazione per le possibili ricadute economiche e ambientali. Il Presidente Giani non ha dato alcuna risposta alle istanze della delegazione. Ma ha confermato la sua disponibilità a proseguire il dialogo e ha fissato un nuovo incontro con i movimenti per il 13 febbraio ad Abbadia San Salvatore.