Toscana : ristori aree interne; sostegni per zone rosse stabilite dalle Regioni.Lo chiede una proposta di risoluzione approvata da una ampia maggioranza (il M5S si è astenuto)in commissione Aree Interne, presieduta da Marco Niccolai (Pd)

Focus sulle zone rosse definite dalle Regioni, grazie ad una proposta di risoluzione approvata dalla Commissione istituzionale per il sostegno, la valorizzazione e la promozione delle Aree interne della Toscana, presieduta da Marco Niccolai (Pd). L’atto impegna l’esecutivo regionale ad attivarsi nei confronti del Governo e del Parlamento, avanzando la questione anche in Conferenza delle Regioni, affinché, nel caso in cui siano le Regioni a dichiarare, in funzione del contenimento del contagio, “zona rossa” alcuni territori, siano previsti in modo chiaro e possano scattare i meccanismi di aiuto e sostegno statale, in favore delle attività produttive e commerciali ricadenti in dette zone, con particolare riferimento a tutte quelle aree interne, montane e marginali dove le conseguenze negative dal punto di vista sociale ed economico risultano essere ancora più marcate. Nell’illustrare la risoluzione il presidente ha ricordato che sono circa 90 i comuni toscani, appartenenti a diverse province, dichiarati zona rossa con provvedimento della Regione. Due le sedi opportune per dar seguito alla nostra richiesta, ha proseguito Niccolai: utilizzare, attraverso specifici emendamenti, la conversione del decreto legge Sostegni all’esame del Parlamento, oppure avvalersi del nuovo provvedimento, che sarà approvato dall’esecutivo nazionale successivamente all’autorizzazione allo scostamento di bilancio in debito, ad oggi stimato in circa 20 miliardi di euro.  L’atto è stato approvato a larga maggioranza, con il voto favorevole di tutti i gruppi, eccetto l’astensione del Movimento 5 Stelle.
In tale contesto si è inserita l’audizione dell’assessore Leonardo Marras /foto), in merito al programma di governo e alle priorità dell’assessorato in relazione alle Aree Interne, facendo presente la necessità prevista dalla legge che la Regione chiuda il Bilancio in pareggio e che pertanto non possano stare in capo alla stessa interventi di ristoro di notevole dimensione, che al contrario debbano essere garantiti dallo Stato. Sì quindi alla sussidiarietà fino in fondo: lo Stato interviene e la Regione partecipa, per quanto di sua competenza. Solo un esempio: se il Governo ha destinato alle imprese toscane 871 milioni di euro, la Toscana ha partecipato con bandi pari a 42 milioni di euro.
L’assessore ha inoltre ricordato il documento discusso dai presidenti delle Regioni in conferenza unificata con il Governo per aiuti ai comprensori sciistici, in tutto 700 milioni, da distribuire in maniera adeguata, guardando sì alle province autonome ma anche a tutta la rete nazionale.  Marras ha quindi fatto una panoramica completa sulle attività   dell’assessorato in tema di aree interne, spaziando dai fondi per la progettazione agli interventi sul turismo, dalle iniziative per accesso al credito agli insediamenti delle sturt up, passando dalla valorizzazione dei piccoli borghi e dei centri commerciali.  Dai commissari un grazie corale all’assessore, per l’impegno e per la puntualità dell’intervento. “Stiamo lavorando bene come commissione, faccio il tifo per la Toscana e per le sue aree interne”, ha affermato la vicepresidente Luciana Bartolini (Lega).  Il presidente Niccolai si è soffermato su due suggestioni in particolare: il trasferimento tecnologico, quindi l’innovazione e la ricerca nelle arre interne, accanto al tema della progettazione. Sulla stesa lunghezza d’onda Mario Puppa (Pd), che ha parlato della necessità di mettere in capo alla Regione una sorta di funzione di accompagnamento, per queste zone, che hanno bisogno di interventi strutturali su tutti i comparti. E nella trasversalità dei tanti temi sul tappeto, Cristiano Benucci (Pd) ha invitato a riflettere su quelle “piccole luci”, quei punti commerciali di prima necessità nei paesi, che tanto hanno significato durante l’emergenza Covid.
L’impegno della Commissione e della Regione Toscana, come sottolineato nel corso della seduta, risiede nella capacità di stare dentro al riscatto di queste aree, fondamentali per il mantenimento della coesione sociale del nostro territorio.