Toscana: sen. Tiziana Nisini (Lega), “il presidente Giani ha dichiarato pubblicamente che la Toscana avrebbe già le carte in regola per uscire dalla “zona rossa” fin dalla fine di novembre . Quindi o Giani non ha avuto la forza di imporsi a differenza di altri presidenti di regione, o, peggio ancora, ha affermato che la Toscana aveva già i numeri da zona arancione quando in realtà la situazione è diversa”.

Dalla senatrice toscana Tiziana Nisini (Lega) riceviamo e pubblichiamo

“Il presidente Giani ha dichiarato pubblicamente che la Toscana avrebbe già le carte in regola per uscire dalla “zona rossa” fin dalla fine di novembre.Sono passate infatti le due settimane in cui la nostra regione è rimasta letteralmente blindata e i non pochi sacrifici dei nostri concittadini ci hanno permesso di migliorare la situazione relativa ai contagi. Ci chiediamo allora perché, invece che limitarsi ad una semplice dichiarazione pubblica che ha creato non poche aspettative tra i cittadini toscani, il presidente Giani non abbia battuto i pugni sul tavolo con il Governo e con il comitato tecnico scientifico affinché si potesse evitare una ulteriore permanenza di una altra settimana in zona rossa, come invece ha deciso il ministro Speranza.Nell’ordinanza firmata dal ministro della salute il 27 novembre scorso si ritiene infatti necessario prolungare le misure restrittive fino al 3 dicembre. I casi allora sono due: o Giani non ha avuto la forza di imporsi a differenza di altri presidenti di regione, o, peggio ancora, ha affermato che la Toscana aveva già i numeri da zona arancione quando in realtà la situazione è diversa.
Se si trattasse solamente di un ritardo burocratico dovuto alle procedure, anche se ci separano pochi giorni da qui al 4 dicembre, il presidente della regione poteva chiedere una ulteriore riunione dei tecnici per velocizzare il passaggio della nostra regione alla zona arancione.
Visti i sacrifici enormi che stanno facendo i nostri concittadini, anche pochi giorni avrebbero potuto davvero fare la differenza. Non solo per riconoscere l’impegno di tanti toscani nel rispetto di questi durissimi provvedimenti, ma anche e soprattutto per ridare il prima possibile ossigeno e speranza al tessuto economico di tanti settori messi in ginocchio dall’emergenza sanitaria”.