Montepulciano: domani 19 luglio al 48° Cantiere Internazionale d’Arte omaggio  in musica a Italo Calvino e la prima volta di uno spettacolo a Chiusi

È il giorno dell’omaggio in musica a Italo Calvino, ma è anche la prima volta di uno spettacolo a Chiusi per il Cantiere Internazionale d’Arte che presenta tre appuntamenti mercoledì 19 luglio  aprendo il calendario con un concerto pomeridiano per pianoforte ed elettronica.  È il Museo Nazionale Etrusco ad accogliere questo debutto del Cantiere nella città di Porsenna, un evento programmato a sostegno di Valdichiana 2026 – candidata a Capitale Italiana della Cultura. S’intitola Suono etrusco di arti il progetto ideato su commissione del 48° Cantiere Internazionale d’Arte e proposto in prima assoluta alle 18 con il giovane ensemble WKO – Camerata degli Ammutinati(foto) che esegue le musiche del ventiquattrenne Mattia Dattolo, in un’interazione con il poeta Pier Luigi Berdondini (foto) , autore e voce recitante dei testi appositamente concepiti. “La poesia e la musica dei nostri giorni– spiega Berdondini – scavano nelle radici e nelle gemme della mano etrusca,una mano che è dea del manufatto. Una mano di mito e di suono, in una terra che genera da millenni gli intrecci delle arti,dagli etruschi ai nostri giorni.”.Sempre alle 18, ma a Montepulciano, il Salone di Palazzo Ricci ospita la performance per pianoforte ed elettronica immaginata ed eseguita dal compositore e polistrumentista Paolo Gorini. Si articola su cinque brani il programma musicale denominato Prismiche l’autore considera come un diario personale: “La musica che propongo – scrive Gorini -attrae ciò che trovo più interessante: ritmo e meccanismo, il mondo sonoro all’interno del pianoforte, lo spazio tra suono e rumore, le tecnologie del sound design, il concetto della notte”.Anche il momento serale si tiene al Salone di Palazzo Ricci, dove alle 21.30 si celebra la personalità di Italo Calvino nel centenario della nascita. Divagazioni musicali su Lezioni americane è l’excursus di pagine musicali abbinate a ognuna delle lezioni che Calvino avrebbe dovuto tenere all’Università di Harvard; com’è noto, quel ciclo di incontri non ebbe luogo per la morte improvvisa dello scrittore e intellettuale, ma i testi furono raccolti e pubblicati, ispirando tuttora approfondimenti attuali sulla modernità. Si tratta di un concerto sperimenta un dialogo tra le riflessioni di Calvino e la letteratura musicale di ogni tempo, dal classicismo di Mozart a un nuovo brano di Simone Cardini eseguito in prima assoluta, passando per le diverse declinazioni della contemporaneità, da Sebastian Gottschicka Luciano Berio, fino al praghese Miroslav Srnka e alla berlinese Rebecca Saunders, senza tralasciare il simbolismo Claude Debussy.