Amiata Val d’Orcia: Pd, “un no netto all’individuazione, ai confini della Val d’Orcia, di un sito per rifiuti radioattivi , serve un salto di qualità nel governo del territorio”

Il PD Amiata Val d’Orcia esprime la “ sua totale contrarietà – dice una nota – alla costruzione di un sito di stoccaggio per rifiuti radioattivi ai confini del proprio territorio, ma allo stesso tempo afferma la necessità di individuare strumenti di tutela che sfuggano al rischio di ingessare l’intera area. La notizia dell’individuazione tra Pienza e Trequanda di un sito di stoccaggio per rifiuti nucleari, il parere negativo della Soprintendenza alla realizzazione di una centrale geotermica a zero emissioni nella zona industriale della Val di Paglia, le nuove richieste di consumo di suolo, ma anche il parere vincolante della soprintendenza per i tagli dei boschi soggetti a vincolo paesaggistico, sono tutti argomenti che è doveroso considerare complessivamente nella politica di governo del territorio. Per fare questo è necessario ripartire dai cambiamenti che nel tempo sono avvenuti anche in Amiata Val d’Orcia, dove scelte di prospettiva non semplici hanno permesso la conservazione e valorizzazione del paesaggio, degli aspetti naturalistici, storici, culturali e l’utilizzo consapevole delle energie presenti nel sottosuolo. La forte attrattività e ad un tempo la fragilità del territorio sono aspetti che devono contribuire ad arricchire i momenti di riflessione e discussione, funzionali a trovare una nuova e giusta sintesi tra tutela e sviluppo. Non serve schierarsi su posizioni estreme pensando che si possa fare tutto, oppure che convenga astenersi da prendere qualsiasi decisione. Difendere la conservazione esasperata dell’esistente rischia di determinare per questo territorio un futuro piegato su limitati settori economici con la conseguenza di accrescere le criticità presenti e future riguardo la tenuta del tessuto sociale. Non possiamo limitarci a trovare specifiche decisioni a singole questioni. È fondamentale invece dedicarsi alla costruzione di un piano complessivo che dica con chiarezza quello che non è assolutamente realizzabile, quello che è possibile fare, dove possiamo farlo e come. Per il Partito Democratico dell’Amiata Val d’Orcia è giunto il momento di aprire un serio ragionamento che  –  conclude la nota – coinvolga tutta l’area e cerchi un’interlocuzione con la Regione Toscana e il Governo, un confronto aperto ai soggetti istituzionali, politici, economici, del mondo del lavoro e associativi che vogliono contribuire al futuro di queste terre. Le scelte che dovranno essere compiute nei prossimi anni e le opportunità che si potrebbero aprire dopo un momento di estrema difficoltà come quello che stiamo vivendo, impongono una presa di coscienza che le decisioni di oggi condizioneranno il futuro di questi luoghi e di chi vi abita”.