Val di Paglia: Ecosistema Val d’Orcia, che coordina 40 soggetti contrari alla realizzazione di una centrale geotermica nella valle, ha predisposto una proposta alternativa inviata al Ministro Franceschini e al Soprintendente Nannetti. Una proposta che consiste nel creare un Parco archeologia, natura e sostenibilità della Val di Paglia e dell’Amiata che sarebbe “una preziosa risorsa economica unica nel suo genere, nella direzione di sostanziare di contenuti culturali innovativi, rispettosi dell’ambiente e virtuosi in termini di nuova occupazione, la congiunzione identitaria forte delle nostre terre tra passato e presente”

Ecosistema Val d’Orcia, il Coordinamento di oltre 40 sigle tra sindaci, consiglieri comunali, studiosi, imprenditori, categorie, fondazioni, associazioni e cittadini, contrario alla centrale geotermica in Val di Paglia , ha prodotto, insieme a un pool di studiosi ed accademici del Comitato Tecnico Scientifico, una proposta alternativa alla centrale che è stata inviata oggi al Ministro della Cultura Dario Franceschini e al Soprintendente delle Belle Arti e del Paesaggio delle province di Siena, Grosseto e Arezzo Gabriele Nannetti. La proposta si chiama “PArNaS” ed è un  progetto di Parco Archeologia, Natura e Sostenibilità della Valle del Paglia e dell’Amiata, che si pone l’obiettivo di rappresentare per il territorio del sud della provincia di Siena “una preziosa risorsa economica unica nel suo genere, nella direzione di sostanziare di contenuti culturali innovativi, rispettosi dell’ambiente e virtuosi in termini di nuova occupazione, la congiunzione identitaria forte delle nostre terre tra passato e presente. I presupposti storici, archeologici, di fruibilità turistica di un’area straordinariamente significativa – ricorda una nota – sia per la recente consapevolezza acquisita a seguito degli scavi di San Casciano dei Bagni di una rete interconnessa in periodo romano tra valle, aree termali e montagna, sia per il transito lungo la Valle del Paglia della Via Francigena storica (le località odierne di Voltole e Voltolino, in pieno progetto Centrale, sono la Submansio X Sce Petir in Pail indicata dall’arcivescovo Sigerico nel 995 durante il percorso di rientro da Roma a Canterbury), sia per il progettato utilizzo di tecnologie avanzate in un ambiente ecosostenibile dove si possano valorizzare start-up di giovani e attività di Cooperative di Comunità. Tutto ciò rappresenta oggi un prototipo di azione locale propositiva delle comunità locali unica nel suo genere, coerente con l’offerta culturale che un turismo sempre più attento e sensibile alle straordinarie specificità di aree magnifiche come le nostre, richiede”. Si tratta, in sostanza, di “ una alternativa culturale ed economica di forte impatto valoriale, contrapposta al rischio di introduzione di elementi alteranti irreversibili  e confliggenti con la vocazione dei territori (la Centrale Le Cascinelle rappresenterebbe l’apripista di una serie di centrali geotermiche i cui permessi di escavazione sono già stati approvati dalla Regione Toscana) in un’area che rappresenta negli ultimi decenni l’icona della bellezza e dell’armonia nel mondo.   Siamo certi che il Ministro Franceschini – dice Ecosistema – saprà apprezzare una proposizione corale ed appassionata di un territorio vasto e coeso”. Nella lettera inviata al ministro e al Soprintendente si sottolinea, tra l’altro, che il  Il Parco Archeologia, Natura e Sostenibilità (PArNaS) della Val di Paglia e dell’Amiata aspira “a divenire un progetto d’area, una rete interconnessa di opportunità culturali ed economiche di grande rilievo per l’area della Toscana meridionale, la tessitura di una relazione sincronica tra passato e presente, una proposizione culturale intensa che nasce dai territori che si sono dotati di un Comitato Tecnico Scientifico composto da accademici ed altri studiosi ed esperti. Un PArNaS di cultura e bellezza, un progetto di proposizione costruttiva e rispetto delle sensibilità di un territorio tanto bello quanto fragile come tutte le aree UNESCO in Italia o prossime a tali territori, grazie ai quali riceviamo grande parte del PIL culturale e turistico del nostro straordinario Paese. “.L’approccio archeologico del progetto, è parte importante e significativa anche se assolutamente non esclusiva del Progetto PArNaS. Il progetto infatti intende sviluppare, coerentemente con le linee guida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il rafforzamento del capitale umano locale, il potenziamento di infrastrutture (anche energetiche) ecologicamente compatibili e innovative finalizzate alla fruizione culturale e turistica dell’area vasta oggetto del progetto, il rafforzamento della ricerca anche di modelli innovativi in sinergia tra soggetti pubblici, privati e Università, la realizzazione di progetti di istruzione, didattica, formazione e ricerca. Secondo Ecosistema “il principale obiettivo atteso è la valorizzazione della Valle del Paglia, sottratta alla marginalizzazione di cui attualmente soffre, restituita alla piena fruizione da parte della Comunità locale e valorizzata attraverso forme di economia turistica leggera e sostenibile dal punto di vista sia ambientale sia culturale. L’obiettivo è quello di migliorare la partecipazione e la relazione, attraverso la creazione delle migliori condizioni di esperienza per i pubblici coinvolti, fornendo adeguati sistemi di mediazione e proponendo modalità di fruizione congruenti con le diverse esigenze. Tali obiettivi di miglioramento possono essere conseguiti solo applicando le metodologie e i protocolli di indagine sopra indicati, supportati da adeguate applicazioni tecnologiche”.

COMITATO TECNICO SCIENTIFICO 

Franco Cambi Docente di Archeologia dei Paesaggi all’Università degli Studi di Siena (Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali)

Massimiliano Montini Docente di Diritto dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile all’Università degli Studi di Siena (Dipartimento di Studi Aziendali e Giuridici)

Nadia Marchettini Docente di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali all’Università degli Studi di Siena (Dipartimento Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente)

Leonardo Porcelloni Dottorando presso School of Geography University of Nottingham (Human Geography)

Luca Mario Nejrotti Ricercatore Associato presso Universitè d’Aix-Marseille (Laboratoire Médievalé Méditerranéenne)

   Mario Ascheri già Docente di Storia del Diritto medievale e moderno presso l’Università di Sassari, l’Università degli Studi di Siena e l’Università Roma 3

Mario Marrocchi Docente a contratto di Storia Medievale presso l’Università degli Studi di Siena (Dipartimento di Scienze Storiche e Beni Culturali)

Nicoletta Innocenti Presidente Opera Val d’Orcia, Coordinatrice Ecosistema Val d’Orcia

Ugo Sani storico