Abbadia San Salvatore: sindaco Tondi scrive a ministri Interno, Trasporti e P.A. per protestare contro la burocrazia che ‘blocca i piccoli comuni’

Il sindaco di Abbadia San Salvatore Fabrizio Tondi, in accordo con la giunta, ha inviato una lettera di protesta indirizzata ai ministri dell’Interno, dei Trasporti, e della Pubblica amministrazione, «a difesa delle piccole attività produttive, dei commercianti e contro la burocrazia che blocca i piccoli Comuni», circa le nuove modalità per l’ottenimento dei CIG (Codice Identificativo di Gara) introdotte nel 2024.  «Le nuove procedure – osserva il sindaco – sono particolarmente complesse e generano nuovo carico burocratico per l’Ente. Gli “smart CIG”, semplici e chiari, in chiave di semplificazione, dovrebbero essere reintrodotti. Inoltre ritengo che andrebbe eliminato l’obbligo di CIG per gli acquisti sotto i 5mila euro. Occorre poter disporre di piattaforme semplici, poco onerose e interfacce chiare che garantiscano tempi rapidi di lavoro a carico dei collaboratori dei Comuni per compilare il form online. Le ultime novità e le nuove piattaforme rallentano e in molte situazioni bloccano gli Enti locali. Siamo spesso impegnati direttamente nel supporto ai nostri uffici, ma anche in questa direzione di piena collaborazione, abbiamo necessità di ridurre tempi e burocrazie. Diamo seguito insieme alle iniziative per la semplificazione che questo Governo e il Parlamento – anche su indicazione del Presidente della Repubblica – hanno sempre avuto come orizzonte. Quanto stiamo vivendo in queste ore, merita approfondimenti e interventi anche istituzionali, oltre che operativi. Sotto certe soglie di spesa, ad esempio 5mila euro, si faccia a meno dei CIG. Andare in questa direzione è necessario, a vantaggio delle imprese locali, dalle quali abbiamo il pregio e la necessità di servirci, acquistando beni e servizi (…). Oggi, con il nuovo sistema, per avere un CIG si impiega molto tempo. Prima bastavano pochi minuti. Chiediamo piattaforme semplici, fiducia, e chiarimenti. Nell’interesse – conclude Tondi – dello Stato, degli Enti, dei Comuni, delle imprese e delle intere comunità (…)».