AdF: inaugurato il nuovo depuratore a Bagno di Gavorrano. Presentato il nuovo impianto; un investimento di 1,8 milioni di euro che ne incrementa la potenzialità da 5000 a 8500 abitanti equivalenti ed efficienta i processi in un’ottica di sostenibilità, innovazione e transizione ecologica

AdF, 1,8 milioni di euro per Bagno di Gavorrano: presentato il nuovo depuratore. Oggi (22 settembre), alla presenza del sindaco Stefania Ulivieri e di tutta la giunta, del presidente di AdF Roberto Renai e dell’amministratore delegato di AdF Piero Ferrari, è stato inaugurato il nuovo depuratore di Bagno di Gavorrano, situato in via della Blenda, nella zona artigianale. Con l’investimento di 1,8 milioni di euro per il suo miglioramento infrastrutturale e funzionale, grazie a cui i cittadini potranno contare su una potenzialità che passa da 5000 a 8500 abitanti equivalenti e su una maggior efficienza dei processi depurativi, AdF continua a sviluppare il proprio consistente piano degli investimenti a favore della comunità e del territorio, all’insegna della sostenibilità, dell’innovazione, della transizione ecologica ed energetica. “Questa opera rappresenta un importante passo in avanti per Gavorrano – afferma la sindaca di Gavorrano Stefania Ulivieri – L’ampliamento dell’impianto di depurazione permetterà di passare da una potenzialità di 5000 abitanti ad una di 8500, adeguando alle nuove esigenze rispetto a quelle originarie. Un intervento concordato con Adf nell’ottica di una collaborazione basata sulla fiducia e nell’interesse del soddisfacimento degli interessi della comunità. Un ringraziamento ad Adf per l’attenzione e la cura che sta rivolgendo al nostro territorio sia per gli importanti investimenti ( 3 milioni negli ultimi tre anni) ma anche per le pronte risposte alle richieste di piccoli  interventi di manutenzione ordinaria. Per Gavorrano il nuovo impianto di depurazione rappresenta un importante investimento rivolto al futuro”. “Questo intervento è di grande rilievo per la comunità e il territorio e nasce dal patto di fiducia stretto con l’amministrazione comunale, che ringrazio per il sostegno e per la preziosa collaborazione – dichiara il presidente di AdF Roberto Renai – in un’ottica di miglioramento costante del servizio offerto ai cittadini, di sostenibilità e di innovazione. Grazie a questa fiducia, negli ultimi tre anni nel comune di Gavorrano abbiamo investito oltre 3 milioni di euro e sono già in programma altri 800mila euro tra interventi di bonifiche reti, manutenzione impianti, interventi di distrettualizzazione, depurazione. Dare risposte efficienti ed efficaci ai cittadini ed ai Comuni soci è la nostra priorità”. “L’investimento complessivo per il nuovo depuratore è stato di 1,8 milioni di euro, di cui una parte dedicata a interventi di messa in sicurezza per garantire un’ulteriore tutela del corpo idrico recettore, il fosso Rigiolato – sottolinea l’amministratore delegato di AdF Piero Ferrari – confermando così la nostra attenzione all’ambiente e al nostro meraviglioso territorio. AdF scommette sulla sostenibilità, sull’innovazione e sulla transizione ecologica ed energetica, a cui saranno improntati anche i 142 milioni di investimenti programmati nel triennio 2023-2025 che ci porteranno a una media di 135 euro annui per abitante servito, tra le più alte d’Italia e in linea con i paesi del nord Europa”. L’intervento di miglioramento infrastrutturale e funzionale del depuratore di Bagno di Gavorrano, che serve gli insediamenti urbani di Gavorrano capoluogo, Filare di Gavorrano, Bagno di Gavorrano, Forni e della zona industriale di Bagno, ha incrementato la potenzialità dell’impianto da 5.000 a 8.500 abitanti equivalenti, consentendo di proporzionare l’impianto ai carichi attuali e a quelli previsti, nonché a migliorare aspetti strutturali e gestionali. La sezione biologica è stata convertita da impianto del tipo a fanghi attivi a biomassa sospesa in un processo a biomassa adesa a letto mobile, con specifiche sezioni di trattamento che garantiscono la rimozione spinta delle sostanze nutrienti e il controllo della carica batterica residua, efficientando così tutta la filiera del processo depurativo. I criteri progettuali adottati sono volti alla tutela dell’ambiente e al risparmio energetico, a favore della comunità e del territorio.