Al via il progetto “Respire” finanziato dalla National Geographic Society. Nel team anche professore senese che opererà nel Mediterraneo

C’è anche l’Università di Siena nel team del progetto “RESPIRE – Research Educational and Storytelling Project in Italian Remote Ecosystem”, che porterà la scienza sui banchi di scuola e guiderà gli studenti al di fuori delle loro aule per esplorare i sistemi naturali unici in cui vivono. Tutto grazie al gruppo di “explorers” della National Geographic Society, i ricercatori internazionali finanziati e supportati dalla società, che lavorano in varie parti d’Italia e che si ritroveranno insieme per collaborare nel cuore del Mar Mediterraneo.Il progetto RESPIRE ha ricevuto un finanziamento dalla National Geographic Society per progetti sviluppati da gruppi di Explorers che collaborano fra di loro, connettendo varie discipline. Il progetto sarà coordinato da Martina Capriotti, assegnista di ricerca presso l’Università di Camerino, capofila del progetto.Nel team di esperti che parteciperà al progetto RESPIRE c’è anche il professore senese Ivan Martini,docente di sedimentologia e stratigrafia nel Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Siena, che parteciperà al progetto con un focus sulla distribuzione dei sedimenti nelle aree costiere. Gli explorers si uniranno agli studenti in due piccole e remote isole italiane, Pantelleria e Lampedusa. Nello specifico il team senese si occuperà delle attività inerenti la sedimentologia e le dinamiche costiere.La lontananza geografica delle isole dalla costa va di pari passo con un profondo senso di comunità, collaborazione, ma anche dipendenza da risorse che sono limitate e fragili. In questo contesto i più giovani si sentono generalmente meno connessi al quadro nazionale e continentale e alle linee di azione che motivano il lavoro di tutti coloro che si occupano di proteggere il nostro Pianeta. RESPIRE, che intende motivare le giovani generazioni proponendo nuovi modelli di carriera STEM, si basa sulla ricerca scientifica, sull’educazione ed esplorazione locale e sul racconto di futuri professionisti.Gli studenti faranno uno studio approfondito sulla dieta isolana ed il consumo di specie aliene, andranno alla ricerca di micro emacro plastiche usando metodi tipici dell’archeologia, studieranno dinamiche costiere per capire come si formano le spiagge, come cambiano nel tempo e come monitorarle in funzione dei cambiamenti climatici. Studieranno e condivideranno idee su come i cambiamenti climatici, l’inquinamento e il turismo influenzano la loro isola e le loro comunità.