Amiata: il 29 dicembre ad Abbadia San Salvatore  i Comuni dell’Unione Amiata Grossetana e quelli dell’Unione Amiata Val d’Orcia presentano il dossier di candidatura della montagna dei due versanti  a Capitale della Cultura 2024

Una montagna che in tempi difficili ha permesso di lavorare, vivere e respirare, presenta il 29 dicembre ad Abbadia San Salvatore  la candidatura dell’Amiata  a Capitale Italiana della Cultura come progetto di un futuro possibile basato sulle industrie creative, sviluppato in circolo con l’ambiente e con l’economia, condotto con piglio creativo. Una candidatura policentrica, composta da 2 unioni di comuni per 12 municipalità che, attraverso la cultura, attraverso una volontà di aggregazione fondata sulle radici ma anche sulla visione e mai di sola natura amministrativa, supera le divisioni in un insieme che è molto più della somma, per massa critica, diversità, evocatività.  Con il dossier ‘AMIATA2024’ o 12 comuni  avviano la definizione di un progetto di strategia culturale che prende a pretesto la candidatura per attivare azioni di prospettiva e politiche sistemiche di orizzonte pluriennale condensate in 5 sfide culturali: Paesaggio, Cittadinanza, Rigenerazione, Innovazione e Sostenibilità. Tanti gli elementi del programma da citare, dal cantiere dei Rifugi e dei Cammini a quello dell’Accoglienza, dal programma Design che porta la formazione universitaria sul territorio al Made in Amiata che rilancia i prodotti sui mercati, poi i programmi Arte, Visual e Street fino all’Arte Sacra e all’Arte Orientale. Si prosegue con le nuove tecnologie di Spirith – Arte Aumentata e delle Gallerie d’Arte delle Miniere per arrivare al Road Movie Festival, al Festival delle Paure/Cultura Orale fino alla Cucina delle Culture e ai Percorsi Eroici, per una cittadinanza inclusiva ed un’inversione demografica.  Attraverso Abbadia San Salvatore, Arcidosso, Castel del Piano, Castell’Azzara, Castiglione d’Orcia, Piancastagnaio, Radicofani, Roccalbegna, San Quirico d’Orcia, Santa Fiora, Seggiano, Semproniano, un insieme di cantieri creativi destinati alla cittadinanza già residente, al sistema economico che genera benessere e ripopolamento attivo, al turismo che supera la concentrazione stagionale.