Arezzo: “Emma” di Lucrezia Senserini in mostra  a Pergentino Spazio delle Arti dal 16 al 24 marzo .La fotografa aretina espone il progetto vincitore di Monovisions – Black & White Photography Awards 2023

Dal 16 al 24 marzo  Pergentino Spazio delle Arti  ad Arezzo, ospita “Emma”, mostra personale di fotografia di Lucrezia Senserini a cura di Marco BottiSabato 16 marzo, alle ore 17, l’apertura ufficiale dell’esposizione promossain collaborazione con l’associazione culturale Ezechiele.   Nel corso della giornata inaugurale sarà presente il dottor Giampiero Cesari, noto psichiatra e psicoterapeuta, che converserà con Marco Botti sul mondo delle persone anziane, ponendo l’attenzione sia sui loro problemi, sia sulla loro importanza nella società.

LA MOSTRA

Dopo il successo dello scorso settembre alla Galleria Spazio Imago, la fotografa aretina Lucrezia Senserini torna a esporre nella sua città il progetto “Emma”, già vincitore della sezione “Portrait series” di Monovisions – Black & White Photography Awards 2023, prestigioso concorso internazionale dedicato alla fotografia in bianco e nero. Pergentino Spazio delle Arti ribadisce così la sua vocazione di “casa della cultura e dell’accoglienza”, ospitando un progetto in cui i temi centrali sonola nonna della fotografa, il valore degli anziani, ma anche la solitudine che spesso li attanaglia. “La persona che ho vissuto di più è mia nonna – racconta Lucrezia Senserini. Emma passa gran parte del tempo alla finestra, osserva il mondo che va avanti come uno spettatore al cinema e attraverso i suoi rituali quotidiani continua a farsi conoscere da me. Quando sa di essere fotografata vedo in lei un’intensità e una fierezza che mi colpiscono. Sento il bisogno di farle capire che per me è importante e voglio renderla partecipe di quello che faccio, darle attenzione, in modo che i nostri momenti insieme rimangano impressi ”verso “Emma” Lucrezia Senserini pone l’attenzione sulla terza età e sull’impatto che il mondo contemporaneo ha su di essa. Il bianco e nero scelto per le foto contribuisce a rafforzare la sincerità e il fascino del lodevole progetto. Mia nonna dimostra ogni giorno che gli anziani sono uno scrigno di ricchezza, di esperienza ed emozioni uniche, e non persone da mettere in disparte o escludere dal resto della società – conclude la fotografa. – La solitudine dei nostri cari è un tema attuale e urgente, che ha spesso esiti drammatici anche sulla loro salute.Con questo progetto ho voluto racchiudere tutto questo. Qui c’è il mio cuore”.